Maxwork compra mezza pagina de L’Eco
«Vogliamo raccontare la nostra verità»

«Dopo aver letto per giorni le notizie riportate dai media abbiamo deciso di raccontare la nostra verità» spiegano gli amministratori della Maxwork, che per farlo ha acquistato uno spazio di mezza pagina sul nostro giornale.

«A tutt’oggi non sappiamo i motivi per cui D’Ambrosio diede parere negativo alla dilazione, avevamo tutti i requisiti. Tant’è che a gennaio di quest’anno – dopo che la sua “bocciatura” era già stata inviata a Roma – ci fu un incontro ufficiale nella sede Inps di Bergamo proprio per cercare di avere spiegazioni».

Giampiero Silan e Placido Sapia, amministratore delegato e presidente del Cda della Maxwork, azienda specializzata nel lavoro interinale con sede in via Zambonate, ribadiscono la «totale regolarità delle procedure per ottenere dall’Inps la dilazione del pagamento dei debiti pregressi».

Entrambi sono indagati per truffa ai danni dell’Inps nell’ambito dell’inchiesta che ha portato alla sostituzione lampo del questore Dino Finolli (indagato per peculato e istigazione alla corruzione) e al trasferimento del colonnello della Gdf Antonello Reni, reo di non avere inserito nella sua informativa alla Procura il pranzo avvenuto l’autunno scorso tra il questore, il procacciatore della Maxwork Giovanni Cottone e il direttore dell’Inps di Bergamo Angelo D’Ambrosio.

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