Mille fiaccole silenziose in centro
Nel ricordo di un amico: Gigi

È stato un po’ come trattenere il fiato, lunedì sera, guardando gli occhi lucidi di tutta quella gente. Commesse e titolari di esercizi commerciali del centro che qualche minuto prima avevano spento le luci dei loro negozi.

È stato un po’ come trattenere il fiato, lunedì sera, guardando gli occhi lucidi di tutta quella gente. Commesse e titolari di esercizi commerciali del centro che qualche minuto prima avevano spento le luci dei loro negozi. Quelle del negozio «NoiViola» di Gigi Marconi sono spente da venerdì scorso, quando via Sant’Alessandro si è come bloccata, resa attonita dal gesto del 50enne, scomparso tragicamente all’interno della sua boutique.

Ieri sera è stato doloroso per molti essere in largo Rezzara, con quella candela in mano, per salutare un collega e un amico. In punta di piedi, una folla commossa di un migliaio di persone ha voluto così ricordarlo con una fiaccolata che è partita proprio davanti al suo negozio.

Senza far rumore, con ricordi sospirati a voce bassa, tanta gente si è riunita «per portare luce e amore a Gigi e alla sua famiglia». C’erano gli amici di sempre, i colleghi di una vita di lavoro, ma anche i tanti residenti del borgo, i vicini di casa, i compagni di scuola dei figli. Un microcosmo di ricordi e di affetti straziati da un gesto che molti non riescono a capire.

Ma ieri sera non c’erano domande da porsi, c’era solo la voglia di stare uniti, nel ricordo di un uomo «sensibile, appassionato e cordiale». «Vitale» dice un amico. Impossibile non ricordarlo, Gigi, davanti al suo negozio o seduto sempre sullo stesso sgabello del bar Haiti, lui che era «uno di poche parole, ma di una sensibilità speciale». «Una sensibilità che se l’è portato via» dice qualcuno. Senza nomi, ieri sera, i tanti amici parlano e sospirano.

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