Morì durante una coronarografia
«Nessun errore umano nell’esame»

La relazione del medico legale sul caso della morte di Francesca Di Fiore, la maestra d’asilo 47enne di Pagazzano deceduta il 10 luglio di quest’anno durante una coronarografia al Policlinico San Marco di Zingonia. La donna era entrata in ospedale in buona salute e, poche ore dopo, era morta.

Secondo il medico legale non c’è stato nessun errore durante l’esecuzione dell’esame, ma sotto accusa finisce il mancato utilizzo (prima) di altri tipi di accertamenti meno invasivi e meno rischiosi di quello scelto. L’anatomopatologa Yao Chen, incaricata di svolgere l’esame autoptico dal pubblico ministero Carmen Santoro, ha depositato nei giorni scorsi la propria relazione sulle cause della morte e il primo risultato è stata la divisione in due distinti tronconi del fascicolo per omicidio colposo, che vedeva indagate nove persone tra medici e infermieri del Policlinico San Marco (come atto dovuto per consentire loro anche di difendersi).

Esclusa la presenza di errori nello svolgimento della coronarografia, e quindi accertato che non è stato un errore umano a provocare la morte della maestra Di Fiore, il pubblico ministero ha infatti deciso di chiedere l’archiviazione nei confronti di sette degli indagati: si tratta di tutti quei medici e infermieri che avevano preso parte allo svolgimento dell’esame o al tentativo successivo di rianimare la donna. Restano invece per ora ancora indagati il medico che ha prescritto l’esame in questione ) e quello che alla quarantasettenne ha sottoposto e fatto firmare il consenso informato.

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