«Multata e fatta scendere dal pullman
E se le fosse successo qualcosa?»

«Vorrei raccontare cosa è successo a mia figlia ieri pomeriggio (giovedì 17 settembre, ndr). È uscita da scuola e ha preso il pullman di trasporto pubblico privato fuori dalla scuola, ha cercato di vidimare il biglietto, ma non ci è riuscita perché secondo lei la macchinetta non funzionava».

«Non ha comunicato all’autista che non andava perché non ci ha pensato. Per lei tutto è diverso quest’anno essendo il primo anno di superiori. Arriva a una fermata e sale il controllore, non avendo vidimato il biglietto il controllore chiede a mia figlia Il tesserino dello studente, scende dal pullman la fa scendere».

«Mentre le fa la multa, il pullman riparte lasciando mia figlia a piedi. Non era la sua fermata. Mi ha chiamata in lacrime, non riusciva a parlare, ma è riuscita a dirmi dov’era. Io sono andata a prenderla, fortunatamente non ero distante ,ma con tutte le disgrazie che succedono come puoi far scendere un minore?».

«Poteva succedere di tutto e con quello che si sente non si è per niente tranquilli. Io mi sono recata a pagare la multa di 28 euro e volevo sapere chi aveva fatto la contravvenzione, ma non mi è stato detto e non so se prenderanno i provvedimenti. Oltretutto i pullman sono strapieni e non credo siano regolari. Se controllano gli abbonamenti sanno quanta affluenza hanno e dovrebbero aggiungere mezzi».

«A mia figlia, oltre allo spavento, fortunatamente non è successo niente ma mi sento di segnalare questa cosa così che si possano evitare problemi più gravi. Grazie».

Lettera firmata

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