Niente caserma degli alpini a Bergamo
Bocciato l’odg Fontana-Jannone

Colpo di spugna sul ritorno degli alpini a Bergamo. La maggioranza parlamentare ha infatti bocciato l’ordine del giorno presentato dai deputati bergamaschi di Forza Italia, Gregorio Fontana e Giorgio Jannone. Sulla vicenda i due parlamentari affermano che «il governo aveva risposto recentemente che la possibilità di realizzare il sogno stava per diventare realtà, grazie al progetto che tutti i deputati orobici della scorsa legislatura avevano sollecitato ed ottenuto dal governo Berlusconi, solo se gli Enti locali si fossero assunti l’onere di accollarsi il 100% dei costi per la realizzazione delle infrastrutture logistiche». «Un fatto nuovo - continuano i deputati di Forza Italia - che modificava gli accordi precedenti che prevedevano un percorso in cui tutti ( Stato, Regione, Province, Comuni, e non ultima anche l’Associazione nazionale Alpini) dovevano fare la loro parte. Questa novità d’altronde rendeva di fatto impossibile il ritorno delle penne nere a Bergamo e a Brescia». Con l’ordine del giorno Fontana e Jannone avevano chiesto che nell’ambito del programma di trasferimento annunciato di unità militari nelle regioni meridionali, quindi in un piano già totalmente finanziato (dalle risorse provenienti dalle dismissioni di immobili del ministero della difesa non più utili a finalità istituzionali) «il governo facesse una scelta precisa , assumendosi le sue responsabilità, inserendo in questo piano anche il trasferimento in Lombardia del secondo reggimento di artiglieria da montagna a Bergamo e a Brescia». Ma l’ordine del giorno è stato respinto e ormai è tramontato anche il sogno di vedere una caserma degli alpini in terra orobica.(20/11/2006)

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