Nuove unità di misura
Saranno in vigore dal 20 maggio

Le vecchie unità di misura hanno i giorni contati: a partire dal 20 maggio entrerà in vigore il nuovo Sistema Internazionale delle unità di misura, che definisce chilogrammo, metro, secondo, ampere, kelvin, mole e candela in relazione a costanti fondamentali della fisica anziché sulla base di oggetti fisici che possono cambiare nel tempo.

Una svolta epocale, necessaria per stare al passo con i progressi della ricerca e dell’industria, che sarà celebrata anche in Italia con una serie di eventi organizzati dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim).

Il sistema delle unità di misura, che dal 1960 si chiama Sistema Internazionale, è da sempre in costante evoluzione. Nel tempo non solo è aumentato il numero delle unità di misura di base - da tre a sette - ma anche le definizioni delle unità hanno subito cambiamenti. Le unità di misura di base erano all’inizio definite per mezzo di oggetti fisici o proprietà della materia.

Consideriamo ad esempio il metro, che corrispondeva alla lunghezza di una barra di platino-iridio, conservata a Parigi presso il Bureau International des Poids et Mesures (BIPM), cioè l’Ufficio Internazionale dei Pesi e delle Misure. Oggi l’unità di misura della lunghezza è invece definita dalla distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un determinato intervallo di tempo.

La velocità della luce è una costante fondamentale della fisica. Nel corso del secolo scorso gli scienziati hanno imparato a misurare il valore delle costanti della fisica con crescente precisione e hanno scoperto che queste costanti offrono un riferimento molto più stabile rispetto agli oggetti fisici.

Oggi tre unità di base sono già definite in termini di costanti della fisica:
il metro in termini di velocità della luce (c)
il secondo in termini di frequenza della transizione iperfine dell’atomo di cesio (Δν)
la candela in termini di efficacia luminosa (Kcd)

Il prossimo cambiamento sarà la ridefinizione delle restanti 4 unità di misura di base in termini di costanti:
il chilogrammo in termini di costante di Planck (h)
l’ampere in termini di carica elementare (e)
il kelvin in termini di costante di Boltzmann (k)
la mole in termini di costante di Avogadro (NA)

La comunità metrologica internazionale è all’opera da tempo per prepararsi a questa svolta, che si prospetta come epocale perché permetterà di realizzare campioni di riferimento più stabili e riproducibili ovunque.

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