Odissea di una mamma e di una figlia
Ormai non si vedono da sedici mesi

Da 16 mesi non ha più notizie di sua figlia, che il suo ex compagno - e padre della bambina - le ha di fatto sottratto per portarla con sé in Bolivia, il Paese d’origine dell’uomo.

E nei confronti del quale il tribunale dei minori di Brescia ha, nei giorni scorsi, fatto decadere la potestà genitoriale verso la figlia. Così lei, Marianna Ambu, la mamma bergamasca, da quasi un anno e mezzo non sa più che fine abbia fatto la figlia Esmeralda Sucre Terrazas, oggi di 6 anni, mentre il padre della bambina, il boliviano Juan Pablo Sucre Terrazas, pur essendo decaduto dalla potestà genitoriale, di fatto vive con la bimba, si presume in Bolivia.

La vicenda, paradossale, era iniziata nell’estate dell’anno scorso, quando la piccola Esmeralda era stata rapita dal padre con la scusa di portarla con sé e con i suoi genitori in vacanza in Toscana. Juan e Marianna sono infatti separati da anni e nel 2012 il tribunale aveva affidato la bambina alla madre, con la possibilità per il padre di vederla e tenerla con sé ogni due fine settimana, oltre a una settimana intera durante le vacanze di Natale, tre giorni durante quelle pasquali e per quindici giorni consecutivi nel corso delle vacanze estive. Così nell’estate del 2013 il boliviano aveva chiesto all’ex compagna di poter portare la figlia con sé in vacanza in Toscana per due settimane.

Una richiesta alla quale la madre aveva acconsentito, tra l’altro consegnando a Juan Pablo il passaporto della bambina: non l’ha più vista e l’ha sentito per telefono soltanto una volta.

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