Opere pubbliche, addio voli pindarici
2015, solo 15,5 milioni di investimenti

Stop ai voli pindarici, al piano delle opere formato libro dei sogni. È un Pop pragmatico, molto bergamasco come dicono dalle parti di Palazzo Frizzoni, quello presentato venerdì 5 dicembre dall’amministrazione comunale.

«I soldi in questo Comune non si sono mai buttati, ma oggi sono pochi - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla -. Bergamo ha un grande bisogno di manutenzioni. Questo non significa non pensare a nuove opere, ma prima di tutto dobbiamo tenere bene quello che abbiamo».

Ergo: non si farà il passo più lungo della gamba a meno che non arrivino altre risorse extra Comune, finanziamenti, bandi e privati per intenderci. Un cambio di mentalità rispetto ai pomposi piani dei precedenti anni. «Una filosofia nuova» aggiunge Brembilla. Pazienza se richiederà più lavoro perché «nel caso si reperiranno i soldi per un’opera poi bisognerà fare la trafila in Consiglio per metterla nel piano».

Il Pop 2015-2017 comprende 108 opere (27 di manutenzione, 16 interventi edilizi, 31 sul verde e 34 sulle strade) per complessivi 105 milioni di investimenti, 55 a carico del Comune e il resto che dovrebbero arrivare da finanziamenti e interventi di privati. L’ultimo piano approvato ad aprile dalla Giunta Tentorio ne stimava invece 147. La cura dimagrante è figlia della crisi e dei bilanci comunali sempre più messi a dura prova da spending review, tagli vari e manovre.

Per il 2015 sono previsti investimenti per 15,5 milioni, di cui 14 a carico di Palafrizzoni, nel 2014 erano 52. Ma con un’avvertenza. «L’anno prossimo c’è la scadenza dell’Expo, alcuni cantieri dovranno necessariamente andare in stand by. Non possiamo buttare in aria la città in sei mesi così importanti...» rileva l’assessore.

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