Orio chiuso: per gli ambientalisti
girotondo per sentire... il silenzio

L’occasione era ghiotta, chissà quando si ripresenterà. Così - fermi fino al 2 giugno decolli e atterraggi, l’aeroporto di Orio al Serio è stato il teatro, domenica mattina, del girotondo ambientalista: un’occasione - scrivono gli organizzatori - per salutare la chiusura momentanea.

L’occasione era ghiotta, chissà quando si ripresenterà. Così - fermi fino al 2 giugno decolli e atterraggi, l’aeroporto di Orio al Serio è stato il teatro, domenica mattina, del girotondo ambientalista: un’occasione - scrivono gli organizzatori - per salutare la chiusura momentanea dei lavori di rifacimento della pista.

Un centinaio di persone «ha voluto assaporare percorrendo un tratto in bicicletta il silenzio che ha preso il posto del solito rumore assordante».

Legambiente, come dichiara il responsabile trasporti Dario Balotta, ha chiesto «una drastica riduzione dei voli e i trasferimento dei quelli notturni nel vicino scalo vuoto di Montichiari. Orio è lo scalo più stressato della Lombardia ed è posto in mezzo alle case di due quartieri di Bergamo e di molti paesi limitrofi con ingenti danni alla salute delle popolazioni limitrofe».

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