Orio, la Sinistra per Bergamo:
siamo ormai in rotta di collisione

La crescita progressiva dei voli all'aeroporto di Orio suscita da tempo, oltre alle sacrosante proteste dei cittadini dei comuni e quartieri limitrofi, preoccupazione per l'inquinamento e gli effetti sulla salute. In queste ore i cittadini e i comitati che ne chiedono il ridimensionamento hanno indetto una manifestazione per salvaguardare i diritti degli abitanti delle zone in cui l'impatto ambientale è particolarmente intenso.

In Provincia Sinistra per Bergamo (Prc, Pdci e Sd) ha sollecitato più volte (presentando interpellanze e ordini del giorno) il Consiglio Provinciale a sottoscrivere le istanze esposte dai cittadini in lotta. Infatti è ormai evidente come l'incremento del traffico aeroportuale sia entrato in rotta di collisione con le normali esigenze di vita di migliaia di cittadini bergamaschi.

Riassumiamo le cause di tale impossibile convivenza:
- non è presente in Europa un aeroporto con tale traffico aereo collocato al centro di una città;
- l'incremento progressivo negli ultimi anni del numero dei voli produce un aumento proporzionale dell'inquinamento ambientale e acustico;
 - le normali attività, sociali e familiari, di una comunità di cittadini risultano incompatibili con una siffatta attività aeroportuale;
- le nuove rotte sperimentate in questi mesi hanno spostato i disagi da un quartiere all'altro, innescando pericolose tensioni sociali sia tra i vari quartieri che tra la città ed i paesi limitrofi;
- tale situazione mette già da tempo concretamente a rischio la salute di tanti cittadini.

Le istituzioni e le forze politiche devono farsi carico di questi problemi. Devono, però, uscire da una ambiguità, che da sempre ha caratterizzato i partiti di centrodestra e centrosinistra: il timore di mettere in discussione, anche solo in parte, l'importanza della struttura aeroportuale per la città e la provincia.

Tale approccio ha congelato qualsiasi iniziativa di contenimento e di salvaguardia ambientale. Nessuno pretende di dismettere senza programmazione le attività aeroportuali. Non è però nemmeno pensabile adattarsi alla situazione attuale caratterizzata da una totale deregulation.

Compito delle istituzioni è garantire la qualità della vita degli abitanti e, in secondo luogo, assecondare lo sviluppo di Orio. Finora si è fatto esattamente il contrario. PdL e Lega in Provincia non vogliono affrontare il problema. In tal modo dimostrano indifferenza verso i cittadini e i sindaci (appartenenti a loro volta a PdL e Lega).

È questo il federalismo che ci vogliono imporre? Non è più tempo per esitazioni: oggi tutte le forze politiche presenti nelle istituzioni devono esprimersi con determinazione e consapevolezza al fine di programmare un graduale contenimento del traffico aereo attuale, ridimensionando lo scalo.

Per questo anche noi saremo in piazza con i cittadini e le associazioni ambientaliste per protestare contro lo sviluppo incontrollato dell'aeroporto di Orio.

Paolo D'Amico (consigliere provinciale Sinistra per Bergamo)

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