
La pioggia ha scoraggiato i visitatori del cantiere del nuovo ospedale di Bergamo, dedicato a Papa Giovanni XXIII anche se non sono mancati i curiosi, con oltre 2 mila bergamaschi in giro per la nuova costruzioni. Di tutti i complessi ospedalieri in costruzione in Lombardia, quello di Bergamo è il più grande per numero di posti letto accreditati (oltre 900) e per l’area su cui si sta sviluppando (320 mila metri quadrati). Il cantiere della Trucca è rimasto aperto al pubblico domenica mattina 15 giugno dalle 9.30 alle 13, seguendo a piedi un percorso che ha portato i visitatori ad accedere per circa una mezz’ora all’hospital street - la via che collega le sette torri, la piastra tecnologica e le aree di servizio – dalla piazzetta Belvedere, per proseguire fino all’interno dell’Auditorium e alla torre 1, destinata a ospitare il Dipartimento materno-infantile, dove si può accedere al piano terra. La manifestazione - organizzata da Infrastrutture Lombarde con gli Ospedali Riuniti, in collaborazione con la Direzione lavori e l’Associazione temporanea d’impresa (Ati) che fa capo alla Dec spa e sta realizzando il nuovo ospedale -, ha dato l’opportunità di vedere con i propri occhi la fisionomia ormai definita di una struttura che cambierà il volto del quartiere e che si pone di fatto come una delle opere più importanti per la città degli ultimi decenni. Con la soddisfazione dei visitatori, la maggior parte alla prima visita sul cantiere, che hanno ritenuto la struttura «imponente, moderna e un fiore all’occhiello per la Bergamasca». Il Nuovo Ospedale, ideato da un gruppo di progettisti guidato dall’architetto Aymeric Zublena potrà contare su 36 sale operatorie, 6.300 metri quadrati per le terapie intensive, 4.000 per il Pronto soccorso, 11 mila per i servizi di diagnosi strumentale, 226 ambulatori, 8 sale travaglio, oltre 900 posti letto (1.200 quelli massimi accreditabili), un eliporto, un centro congressi con 500 posti a sedere e oltre 2.400 posti auto. Fotografie e simulazioni a computer, presentazioni virtuali a cadenza oraria e anche riprese aeree hanno consentito ai partecipanti a “Cantieri aperti” – grazie anche alle spiegazioni del personale della Direzione lavori, della Direzione sanitaria e dell’Ufficio Nuovo ospedale – di rispondere a tutte le domande sulla nuova struttura e sul modello organizzativo che ne regolerà l’attività. All’ingresso, alcune hostess hanno inoltre distribuito materiale informativo sull’iniziativa “Cantieri aperti” in Lombardia e sul “Papa Giovanni XXIII”, oltre a una planimetria che ha segnalato il percorso riservato ai visitatori. (15/06/2008)
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