Ozono, la soglia d’allarme si avvicina
Come difendersi? I consigli degli esperti

Si avvicina sempre più la soglia di allarme per l’ozono presente nell’aria che respiriamo: tutte le centraline della Bergamasca danno praticamente lo stesso responso.

L’ultimo bollettino emesso dall’Arpa Lombardia dice che a Bergamo, in via Meucci, sono stati raggiunti i 222 microgrammi per metro cubo, 206 a Osio Sotto, 220 a Calusco d’Adda.

La soglia di informazione è fissata a 180 microgrammi, ed è stata abbondantemente superata ovunque, mentre quella di allarme (240) si fa sempre più vicina. Questo si affianca a un «proliferare» delle polveri sottili, in molte zone vicino al valore limite di 50 microgrammi, dovuto anche alla mancanza di pioggia.

Tornando all’ozono, la soglia di informazione viene definita come il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive.

La soglia di allarme invece rappresenta il livello oltre il quale sussiste un rischio per la

salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati.

Poiché l’intensità degli effetti dell’ozono cresce con la durata dell’esposizione dell’individuo, la regola principale è quella di limitare l’esposizione e quindi principalmente limitare le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle ore 12.00 alle ore 16.00.

Quindi è consigliato svolgere i lavori pesanti o le attività sportive nelle prime ore della mattina o in serata, quando i livelli di ozono saranno diminuiti. Le ore più calde della giornata andrebbero trascorse in ambienti chiusi, avendo l’accortezza di ventilarli nei momenti freschi come la mattina presto o la sera.

Anche l’alimentazione nelle giornate di alti livelli di l’ozono ha una grande importanza. Una dieta ricca di sostanze antiossidanti può aiutare ad abbassare la sensibilità di un individuo all’ozono ed è quindi consigliato, in questi periodi, privilegiare cibi che contengano tali sostanze. I cibi ricchi di antiossidanti sono principalmente frutta e verdura di stagione; per esempio la vitamina C è disponibile in pomodori, peperoni, patate, cavoli, broccoli, verdure a foglia verde, agrumi, fragole, meloni. Utile a tale scopo è anche la vitamina E (uova, asparagi, avocado, noci, mandorle, germe di grano, olio di oliva, olio di arachidi, olio di germe di grano, olio di fegato di merluzzo) e il selenio (pollo, fegato, tonno, molluschi, pomodori, broccoli, cavoli, cipolle, funghi, cereali integrali, lievito di birra, germe di grano).

Per i soggetti rientranti nelle categorie a rischio, e in generale per le persone anziane e per i bambini, è consigliabile applicare questi suggerimenti anche con livelli di ozono inferiore alla soglia di informazione (180 μg/m3).

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