Pacco intimidatorio per Mastella
È stato spedito da Bergamo

Viene da Bergamo il pacco intimidatorio intercettato la mattina del 31 dicembre in un ufficio postale di Roma e indirizzato al ministro della GIustizia Clemente Mastella. Dal timbro risulta infatti spedito il 24 dicembre scorso dall’ufficio postale succursale 1 di Bergamo. Il pacco, di piccole dimensioni e con all’interno un manichino incaprettato mani e piedi accompagnato da scritte in arabo, era indirizzato al Guardasigilli presso la sede del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria in Largo Daga. Nell’indicazione del mittente la scritta in italiano «www.giustizia e libertà per Kassim.net».Il nome Kassim riconduce alla vicenda di Britel Abu Elkassim, cittadino italo-marocchino, sposato con una donna italiana e residente a Bergamo. L’uomo è stato arrestato nel 2002 in Pakistan con l’accusa di essere un terrorista seguace di Bin Laden. Nel 2004 è stato trasferito in Marocco, dove è in carcere, condannato a nove anni per i reati di associazione sovversiva e per tenuta di riunioni non autorizzate.
Da novembre Elkassim ha cominciato uno sciopero della fame. Il 20 dicembre il sindaco di Bergamo Roberto Bruni si è appellato al presidente del Consiglio Romano Prodi e al ministro
degli Esteri Massimo D’Alema per chiedere un intervento del governo italiano a favore di Elkassim, facendo seguito alla richiesta di grazia presentata da tempo da parlamentari italiani ed europei a re del Marocco Mohammed VI.

(01/01/2008)

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