Passerella strapiena e le casse anche
«In quei 16 giorni il fatturato di mesi»

Passerella di Christo strapiena di gente e le casse anche. Floating piers se ne sta andando pian piano ed è tempo di bilanci e di conti per albergatori, negozi, aziende.

Prendiamo uno dei campeggi più amati dai bergamaschi, il Sassabanek a Iseo: considerando gli stessi 16 giorni, la struttura è passata dalle quattromila presenze del 2015 alle settemila di quest’anno. Tradotto: stesso periodo, un anno di differenza, + 75% di presenze. Segno più ampiamente registrato anche da Bruno e Federica Arrighetti, proprietari dell’albergo Miralago di Bossico: «Negli anni scorsi fra giugno e luglio le nostre stanze erano occupate al 70% mentre quest’anno non c’era più alcun letto disponibile. La cosa che ci ha fatto piacere è che abbiamo notato una clientela di qualità, non solo disposta a spendere ma anche in grado di apprezzare tutti i nostri servizi. Abbiamo avuto tantissimi tedeschi e quattro newyorkesi. Chiusa la passerella, siamo ritornati ai livelli dell’anno scorso».

Dalle strutture ricettive passiamo agli altri protagonisti dell’evento, coloro che più hanno lavorato (e forse guadagnato) nei famosi 16 giorni. I «taxi on the boat», ovvero coloro che si sono offerti come tassisti (non abusivi, anche se di quelli ce n’erano a bizzeffe) da e per Monte Isola. Luca Cristinelli, della Global Nautic di Predore, ha lavorato a ritmi forsennati, svolgendo servizio taxi sull’acqua anche per gli hotel della zona: «Abbiamo chiuso il 3 luglio a quota tremila persone trasportate dall’alba fino all’una di notte. È andata bene? Direi molto bene».

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