Piazzale Marconi, nuovo sopralluogo
«Va eliminata la frattura con la città»

È più facile ritrovare un portafogli rubato o raddrizzare un progetto nato storto? Ines Lobo, architetto portoghese incaricato da Palafrizzoni del restyling di Piazzale Marconi grazie al contributo di Italcementi Group, lo scoprirà a breve.

Nell’intensa giornata trascorsa martedì in città ha avuto modo di toccare con mano entrambi. Prima - ancora a Milano - il portafogli sparito, poi una volta a Bergamo la famosa piazza, quella su cui sta già lavorando e che, ancora una volta, dopo i primi sopralluoghi, ha voluto rivedere dal vivo accompagnata dall’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini.

«Fondamentalmente - spiega l’architetto - manca la connessione tra le due anime della città. La piazza non dialoga con Bergamo Alta, anzi rappresenta una frattura. Il collegamento è soprattutto trasversale lungo l’asse est-ovest quello che si sviluppa tra la stazione dei treni e quella degli autobus dove è stato realizzato il nuovo parcheggio. Ci si è dimenticati del resto».

E come si recupera?
«Ci stiamo provando. Bisogna soprattutto ridisegnare in maniera chiara e semplice le diverse componenti del progetto trovando il modo di eliminare la frattura di cui si parlava, connettendo al tempo stesso il piazzale con la città e con le infrastrutture che lo circondano».

Un mese per presentare il progetto.
«È una sfida enorme. Anche perché come spesso capita quando l’oggetto è apparentemente semplice come può sembrare una piazza, il progetto in realtà è complicatissimo.Ma... »

Leggi tutta l’intervista su L’Eco di Bergamo dell’8 ottobre

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