Peculato, pm chiede il processo
per un primario dell’ospedale

Presunti maltrattamenti a un collega, ma anche peculato per alcune visite che avrebbe effettuato nel suo studio e che non sarebbero state dichiarate all’azienda ospedaliera, falso e abuso d’ufficio.

Sono le ipotesi di reato che il pm Giancarlo Mancusi ha formulato nei confronti di Antonino Cassisi, primario della chirurgia maxillo facciale dell’ospedale Papa Giovanni, per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio (l’udienza preliminare davanti al gup Alberto Viti sarà il 10 febbraio 2016).

Un luminare nel suo campo: il nome di Cassisi è più volte balzato agli onori delle cronache per interventi chirurgici eccezionali, come quello su una bimba di 16 mesi nata con due facce e quello su un’altra di 7 anni, il cui volto è stato distaccato dalle ossa del cranio per consentire una corretta crescita.

L’indagine su Cassisi è stata condotta dalla Guardia di Finanza. Una dozzina i capi d’imputazione contestati. Uno di questi vede come parte offesa il dottor Paolo Amaddeo, collega di Cassisi (oltre che responsabile sanitario dell’Atalanta) divenuto in seguito suo accusatore. Davanti agli inquirenti Amaddeo ha sostenuto che Cassisi lo aveva emarginato professionalmente fino a indurlo a lasciare la chirurgia maxillo facciale per andare alla medicina dello sport in Borgo Palazzo. Niente di tutto questo, secondo il primario.

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