«Pm con basso profilo morale»
Caso Yara, Belotti rischia il processo

Si riapre la querelle tra il pm Letizia Ruggeri e l’esponente del Carroccio. Il gip di Venezia ha disposto che il pm formuli entro 10 giorni l’imputazione coatta.

La vicenda ha inizio il 31 gennaio 2012, quando Belotti spedisce una mail a diversi amministratori locali della Bergamasca, chiedendo una sorta di «mi piace» alla disamina sulla - secondo lui disastrosa - conduzione delle indagini. Il leghista elencava i presunti misfatti del pm, poi puntava il dito sul diniego a concedere la visione di alcuni atti al consulente dei genitori di Yara Gambirasio: «Un diniego - scriveva - che conferma un basso profilo sia tecnico che morale».

La Ruggeri l’aveva così querelato per diffamazione: la questione era finita per competenza a Venezia dove uil pm Carlo Nordio aveva chiesto l’archiviazione sostenendo che le parole erano sì offensive ma non c’era la volontà di diffamare. La Ruggeri, assistita dal suo legale Roberto Bruni, si era invece opposta all’archiviazione. Lunedì 22 dicembre, il gip di Venezia ha disposto che il pm formuli entro 10 giorni l’imputazione coatta: in sostanza, ora Belotti rischia il processo.

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