Polfer, siamo su un binario morto
Solo 17 agenti nella Bergamasca

Il loro costo è di 600 mila euro l’anno: 12 sono a Bergamo e 5 in servizio a Treviglio.

Sapete quanti sono gli agenti di polizia ferroviaria in servizio nella Bergamasca? Solo 17. Sì, non avete letto male: in pratica uno ogni 65 mila abitanti. E pensare che Bergamo è la prima stazione lombarda per numero di passeggeri dopo quelle milanesi e prima di Brescia, e che Treviglio è un importante nodo ferroviario nonché terminale delle linee S che passano Milano da parte e parte e teatro della recente aggressione a colpi di machete ad un capotreno di Trenord alla stazione di Villapizzone.

Gli agenti in tutta la Lombardia sono 560, ma le stime dicono che ne servirebbero almeno il doppio. Nella Bergamasca,12 agenti sono in servizio a Bergamo, dove però non sempre vengono coperti i turni diurni (la sera e la notte gli uffici sono sempre chiusi), e gli altri cinque a Treviglio Centrale, dove la presenza è ancora inferiore (la mattina, saltuariamente il pomeriggio e mai la sera e la notte). E con quali costi? Basandoci sulla media degli stipendi lordi di un dipendente pubblico (con le relative indennità di servizio finanziate anche dalle Ferrovie, che mettono anche a disposizione i locali che ospitano le sedi), si arriva a circa 50 mila euro mensili, dunque 600 mila l’anno (sempre lordi).

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