Polizia dell’Isola al tramonto
Multe non pagate per 9 milioni

L’Unione dei Comuni dell’Isola si avvia mestamente al tramonto: il 31 marzo 2015 sarà definitivamente sciolto.

È la fine di un’esperienza iniziata quindici mesi fa, dopo la messa in liquidazione del Consorzio di polizia dell’Isola Bergamasca avvenuta il 1° ottobre 2013, quando fu sottoscritto l’atto costitutivo tra i Comuni di Brembate Sopra, Chignolo d’Isola, Madone, Mapello, Medolago, Presezzo e Sotto il Monte per la costituzione dell’Unione.

Chiuso il Consorzio, liquidata l’Unione si profila la necessità - per le amministrazioni comunali - di riorganizzare il servizio di vigilanza, che soprattutto nelle ore notturne è demandata a poche pattuglie dei carabinieri in un territorio vastissimo: l’Isola comprende infatti 21 comuni. E ai problemi legati alla sicurezza, si assommano quelli economici. Se da una parte gli agenti saranno presi in carico dai Comuni soci e pertanto non si presenta un problema legato agli aspetti lavorativi e occupazionali, dall’altra l’Unione ha chiuso però l’ultimo bilancio in rosso: sotto di 240 mila euro.

Ma la questione decisamente più eclatante riguarda i mancati introiti: in 10 anni sono state elevate contravvenzioni per circa 4 milioni di euro mai incassati, che ora con la messa in mora sono saliti a quasi nove. «Equitalia - riferisce il liquidatore dell’Unione, Filippo Paradiso, nonché segretario comunale di Sotto il Monte Giovanni XXIII - sta provvedendo a recuperare queste cifre». Si tratta infatti di ordinanze di riscossione già a ruolo e pertanto gli automobilisti indisciplinati prima o poi si vedranno recapitare a casa le cartelle esattoriali.

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