Post-vacanza? C’è chi non ha fatto le ferie
La storia: «Senza lavoro, si resta a casa»

Nei giorni scorsi abbiamo parlato di sindrome post-vacanza e molti sono stati i lettori che hanno commentato e cliccato su questa notizia. Ma c’è anche il risvolto della medaglia: coloro che in vacanza non ci sono andati. Per la crisi, per il lavoro che scarseggia, per i soldi che mancano.

In particolare ci ha colpito la storia di un lettore: questo è il suo commento, una testimonianza di delusione e amarezza, ma con anche un pizzico di speranza. In un futuro migliore. Perchè il lavoro manca, ancora una volta, e l’età di chi ha perso l’impiego non aiuta «in una società che privilegia il precariato» scrivono i lettori.Ma anche i giovani non sono messi meglio.

«..Sindrome da post-vacanza? - scrive quindi il nostro commentatore -. Mia moglie ha perso il lavoro 4 anni fa ( cassiera con 14 anni di servizio ) e da allora non è più riuscita a trovare un altro posto di lavoro perchè considerata troppo vecchia per lavorare e troppo giovane per andare in pensione ( ha 50 anni ). In banca siamo al di sotto di 2 mila euro, io faccio il magazziniere e guadagno 1.400 euro al mese con 14 anni di anzianità ( il mio capo continua a dirmi che guadagno troppo e che se voglio sono libero di cercarmi un altro posto di lavoro ). Lo farei anche domani, ma dove trovi un altro posto di lavoro a 50 anni? Non lo trovano i giovani, figuriamoci io!».

E conclude: «Per il momento mi sento fortunato, ho un posto di lavoro, anche se come lo stipendio entra in banca, misteriosamente si volatilizza, ma vivo le giornate sperando in un futuro migliore, anche se ormai ho perso tutte le speranze. ..scusate se vi ho disturbato».

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