Poste e pensioni, non piace il ritiro in ordine alfabetico

Distribuire la pensione in ordine alfabetico. È la scelta di Poste italiane che non a tutti piace e che nella Bergamasca sta creando qualche malumore. Il meccanismo è molto semplice ed è stato attivato in accordo con l’Inps già da alcuni anni, anche se in diversi uffici postali della Bergamasca è stato avviato solo negli scorsi mesi. Basta andare alla sede cittadina in via Pascoli per ritirare tanto di calendario di distribuzione: le pensioni vengono infatti consegnate scaglionando gli aventi diritto su otto giorni lavorativi, tanto che le lettere «t-u-v-z» possono ritirare la loro pensione l’ottavo giorno lavorativo del mese. «Questa operazione è stata definita da una convenzione tra Poste e Inps che stabilisce i termini per l’erogazione dei contributi – spiegano gli uffici Comunicazione delle Poste –, al fine di migliorare il servizio ai pensionati attraverso un’organizzazione più fluida dei flussi all’interno degli uffici postali».Ossia: più organizzazione e meno code con un «ma». Sul volantino che gli uffici postali distribuiscono con il calendario dei pagamenti delle pensioni, si informa infatti anche di una variante: «Con l’accredito della pensione sul conto BancoPosta – comunicano – il ritiro dei contributi può avvenire il primo giorno del mese, oltre che da qualsiasi sportello». «E questo non mi pare giusto – spiega una pensionata di Romano di Lombardia di 61 anni –. Il mio cognome inizia con la lettera "p" e per mia scelta personale preferisco non aprire un conto BancoPosta. Fino ad agosto scorso all’ufficio postale ho sempre potuto ritirare la mia pensione dal primo giorno del mese, ma ora la posta mi ha invitato a ripresentarmi nel giorno della mia lettera alfabetica».(23/10/2006)

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