Pranzi e cene, estate boom
Il caldo ha aiutato i ristoratori

Da San Vigilio a piazza Vecchia, è stato un agosto felice per i ristoratori di Città alta.

Ma a dare una mano agli imprenditori, più che Expo, è stato il meteo. Ristoratori e albergatori sono certi che Bergamo sia ormai diventata una meta turistica riconosciuta: «In questo periodo abbiamo lavorato bene, è un dato di fatto quando c’è bel tempo – spiega Beppe Acquaroli del ristorante “Baretto” di San Vigilio –. Difficile per noi capire se il movimento sia dovuto ad Expo, ma credo si tratti di una piccola percentuale. Fondamentale è stato invece il bel tempo, Città alta, quando c’è il sole, si riempie. Credo anche che a Bergamo arrivi un turista raffinato e selezionato, che ha già visitato le grandi città e vuole scoprire la provincia italiana e le sue opere d’arte. Diverso il pubblico di Expo, dove il turismo è più di massa, più per famiglie».

Anche Chicco Di Pilato, dell’hotel e ristorante «Il Sole» di piazza Vecchia conferma il flusso, buono, di turisti: «Abbiamo incrementato rispetto all’anno scorso, credo quasi tutti in Città Alta, anche solo grazie al bel tempo – spiega l’imprenditore –. La nostra clientela è più che altro straniera, che viene a Bergamo perché la riconosce come meta interessante, perché è una bella città. Più che Expo bisogna ringraziare l’aeroporto, da qui i turisti partono anche per vedere i laghi, Verona e altre città d’arte. Sarebbe interessante distribuire dei questionari, per capire che tipo di turista viene a Bergamo e orientare meglio l’offerta».

Meno entusiasta della stagione estiva è Paolo Chiari, del ristorante «Lalimentari» di via Tassis: «Non mi lamento, credo però che si potesse sfruttare meglio l’occasione Expo, con una politica turistica più forte. Siamo stati usati come base per andare al sito espositivo, ma sul territorio è rimasto poco. Città Alta soprattutto viene visitata solo se resta del tempo a disposizione. E dopo aver mangiato e bevuto ad Expo, chi soggiorna negli hotel di città bassa difficilmente sale qui a cenare. Ho anche fatto una micro convenzione con un hotel vicino, che manda qui gli ospiti che sono in visita a Bergamo per Expo, ma per adesso a cena ho ospitato solo quattro coppie. Fortunatamente viviamo di un turismo nostro, c’è una grossa attenzione sulla città».

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