Priorità? Le istituzioni alla Regione
«Lavoro, sicurezza e trasporti»

Lavoro e impresa, sicurezza, trasporti pubblici, assetto delle autonomie locali. Sono quattro i campi nei quali le istituzioni locali bergamasche hanno chiesto che diventino prioritari gli interventi e l’attenzione della Regione Lombardia. Li ha riassunti così il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo.

A Bergamo si è concentrata una delle «100 tappe in Lombardia», il viaggio di lavoro del consiglio regionale attraverso il territorio lombardo (nei mesi scorsi era toccato a Lodi, Pavia, Como e Monza).

Per tutta la giornata la delegazione composta dal presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo e dai rappresentanti bergamaschi a Palazzo Pirelli (erano presenti sette consiglieri su 9) ha partecipato a una serie di incontri con cittadini e istituzioni, visitando anche alcune realtà simbolo del tessuto economico e sociale del territorio.

Tra i numerosi appuntamenti, quelli con il sindaco Tentorio, con Giuliano Capetti e Roberto Magri, vicepresidente e presidente del consglio della Provincia , col prefetto Francesca Ferrandino, col vescovo mons. Francesco Beschi, col comandante dell’Accademia della Guardia di Finanza e i rappresentanti dell’Ance.

Dalle istituzioni locali la Regione è stata invitata a tenere l’attenzione concentrata in particolare sul tema del lavoro e delle imprese, in particolare in vista dell’Expo, perché la manifestazione mondiale diventi un reale traino per la Bergamasca. E ancora attenzione alla sicurezza: in Bergamasca la situazione parrebbe meno grave che altrive, ma la situazione andrà monitorata in particolare in relazione all’immigrazione.

Poi c’è il tema del trasporto pubblico, in particolare quello su rotaia: le richieste di maggiore attenzione ai pendolari sono state molteplici, anche se Raffaele Cattaneo ha confermato l’arrivo - già annunciato - di nuovi treni sulla linea Bergamo-Milano in particolare, che dovrebbero migliorare la situazione.

Infine è stata chiesta alla Regione un’attenzione particolare al nuovo assetto delle autonomie locali, in particolare in riferimento alle nuove Province: l’istituzione non dovrà essere completamente estirpata.