Profughi nella Bergamasca
Ne arriveranno ancora 300-360

Trecento. Ma potrebbero salire a 360. Tanti sono i profughi che potrebbero essere accolti da qui a fine anno in alcune strutture della Bergamasca. Una presenza importante che si aggiunge ai circa 600 stranieri già ospiti in provincia.

Numeri attorno ai quali non sono mancate le polemiche, allorquando la Prefettura ha deciso di incontrare tutti i sindaci dei Comuni per chiedere la disponibilità di edifici e altri spazi. La questione appare aggravata dal fatto che in un anno solo una settantina di profughi è stata chiamata dalla Commissione territoriale - spostata da Milano a Brescia - che deve decidere sulla richiesta di asilo.

Le regolarizzazioni inoltre avvengono con il contagocce, basti pensare che della settantina presa in esame circa 50 sono state respinte, le altre sono state accolte con un permesso di soggiorno per motivi umanitari, ma il visto di asilo vero e proprio è stato assegnato solo a 3 (nella foto profughi a Treviglio).

Nei prossimi sei mesi - come detto - si prevede di accogliere 300 cittadini stranieri, numero che potrebbe essere incrementato del 20% «per effetto di ulteriori assegnazioni a livello provinciale nell’ambito del Tavolo di coordinamento regionale». L’importo stimato per la procedura di gara ammonta a 2.268.000 euro. Mercoledì 3 giugno a mezzogiorno sono state aperte le buste dei concorrenti alla gara: 4 le offerte pervenute.

Per conoscere chi ospiterà i profughi è necessario attendere i controlli di rito da parte della commissione prefettizia, relativi ad esempio al possesso dei requisiti e alle dichiarazioni antimafia e di tracciabilità dei flussi finanziari. È noto che la cooperativa Ruah ha preso parte alla gara avanzando la disponibilità ad accogliere circa 170 immigrati.

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