Quant’è lo stipendio dei sindaci?
Su internet si scopre, ma è dura

La foto, pubblicata sui social network (con tanto di ironico hashtag #siamoricchi), parla chiaro: è di 139,70 euro il primo cedolino incassato dal presidente della Provincia Matteo Rossi, relativo al mese di ottobre.

Trattasi non di stipendio (non più previsto dalla legge Delrio), ma di rimborso per la benzina, corrispondente a 36 centesimi al chilometro, per i percorsi fatti per ragioni istituzionali. Anche i consiglieri, pure loro al lavoro gratis, hanno diritto a un rimborso sul percorso casa-Via Tasso: per questo è stata introdotta l’abitudine di «timbrare», quando arrivano in Provincia, in modo da certificare le effettive presenze.

Se per scoprire lo stipendio del numero uno di Via Tasso basta collegarsi al suo profilo Facebook, con gli altri amministratori locali non è sempre così semplice. Abbiamo messo alla prova l’operazione trasparenza che impone agli enti pubblici, tra cui i Comuni, di rendere noti i propri numeri, comprese le indennità di sindaci e assessori. Tutti rispettano le direttive, ma se da un lato niente è oscurato, dall’altro serve buon occhio (e polso a suon di clic) per scovare le «buste paga» tra link, sezioni e pagine web.

E finalmente si scopre quanto Giorgio Gori e i suoi ricevono ogni mese: il sindaco 4.825,86 euro, il vice 3.619,40, gli assessori e il presidente del consiglio 2.895,52 euro (tutti al lordo dell’Irpef e al netto di contributi previdenziali). Poco sotto è indicato anche il gettone presenza per i consiglieri, 81 euro. A Seriate il sindaco Cristian Vezzoli prende 2.788,87 euro mensili, a Dalmine il primo cittadino Lorella Alessio 2.275,71 euro, mentre a Treviglio al sindaco Giuseppe Pezzoni vanno 3.346,64 euro.

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