Qui Brasile, provincia di Bergamo
Dove il presepe è più che tradizione

A 40 gradi e lontano da casa, ma mai abbastanza. La testimonianza di Tommaso Daminelli, ospite in una casa «bergamasca» nel mezzo del Brasile.

Mi chiamo Tommaso Daminelli, abito a Levate (Bergamo) e tuttora mi trovo in Brasile in visita ai miei parenti discendenti di Raimondo Daminelli fratello di mio Bisnonno Anacreonte emigrato in Brasile nel lontano 1891 con tutta la Famiglia. Sono un neo pensionato sposato con una discendente di Raimondo che ho conosciuto nel 1998 in occasione della prima visita ai nostri parenti brasiliani fatta con mio papà Giuseppe Daminelli e, assieme a mia moglie, abbiamo deciso di trascorrere dei periodi in Italia e in Brasile.

Vi scrivo perché e mio desiderio portare a conoscenza della popolazione di Bergamo e provincia nonché, degli Italiani tutti, come è rimasta viva la tradizione bergamasca qui in Brasile, non soltanto per quanto riguarda l’aspetto patriottico, gastronomico, ma anche religioso soprattutto durante il periodo natalizio. Tutti gli anni in questa casa «bergamasca» (costruita dal Figlio di Raimondo, Augusto Daminelli nel 1935) dove solitamente vengo ospitato, il clima natalizio inizia già dalla metà di novembre praticamente addobbando la casa intera e, credetemi, quando dico intera, ma soprattutto allestendo il presepio che tutti gli anni viene costruito in luoghi diversi con tematiche diverse e tutto alla rispettabile temperatura di 40 gradi.

Quest’anno io e Davi Daminelli, mio zio, fratello della mamma di mia moglie, nonché cugino perché nipote di Augusto, mio diretto discendente, abbiamo deciso di costruire un presepio all’insegna della povertà riproducendo, anche con un pizzico di fantasia, lo stato di povertà che la Sacra Famiglia visse alla nascita di Gesù, ambientandolo in un luogo diverso dalla solita grotta. Così,abbiamo pensato di realizzarlo ai piedi di una palma reale costruendo una sorta di casa capanna in pietra che richiamasse un po’ i luoghi che erano sotto il dominio dell’impero romano e i possibili ambienti dei pastori locali.

Solo per la realizzazione della parte in pietra abbiamo utilizzato più di 2 tonnellate (tutte trasportate a mano) di una pietra locale chiamata pietra sapone il resto utilizzando prodotti che la natura ci ha messo a disposizione (piante, legna secca, sabbia, muschio, ecc.). Il presepio si trova nel giardino della casa di Zio Davi in São Bento Baixio un paesino frazione di Nova Veneza cittadina fondata interamente dagli emigrati italiani, poco distante da Criciuma città di 220.000 abitanti anch’essa prevalentemente di discendenza italiana, tutte situate nello stato si Santa Catarina nel sud del Brasile.

Gli addobbi interni della casa sono stati curati principalmente dalla moglie di Zio Davi Eliane Dina Milanez e da tutte le donne di casa, ma sempre con il supporto tecnico mio e dello zio. A tutti gli Italiani, in speciale modo a tutti quelli sparsi nel mondo, giungano i nostri più sinceri auguri di un Felice Anno 2015.

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