Rapina da Cornali, condannati i 3 banditi

Sono stati condannati a 4 anni e 6 mesi i tre napoletani - Dario Iodice, 34 anni, Lino Piccolo, 33 e Giuseppe Busto, 21 - accusati di aver compiuto la rapina da un milione di euro alla gioielleria Cornali di via XX Settembre. La sentenza è stata emessa dal giudice che ha sostanzialmente accolto le richieste del pubblico ministero (4 anni e 8 mesi), rinviando anche a giudizio una terza persona, Gian Maria Bossa, accusata di aver fornito cellulari «puliti» ai tre banditi. Bossa si è sempre proclamato innocente.Il colpo era stato messo a segno il 13 giugno 2006: due malviventi a volto scoperto erano entrati in gioielleria (dove c’erano il figlio ventenne del titolare e un dipendente) fingendosi clienti. Dopo aver visionato qualche articolo avevano estratto le pistole e avevano rinchiuso in bagno i due. Poi avevano arraffato oggetti di valore e orologi di prestigiose marche (Bulgari, Iwc, Franck Muller) ed erano spariti (il bottino non è mai stato trovato). La squadra mobile di Bergamo, indagando e tenendo sotto controllo alcuni telefoni, sei mesi più tardi era risalita ai presunti responsabili. La sorpresa era arrivata quando in manette – accusato di essere il basista – era finito anche Dario Iodice, 34 anni, di Portici, che abitava sopra la gioielleria e che i titolari consideravano un amico di famiglia. L’uomo era un affezionato cliente e aveva effettuato acquisti per parecchie decine di migliaia di euro. A Bergamo girava in Bentley ed era una conoscenza di molti negozi di lusso della città.
I tre banditi condannati dovranno anche pagare una provvisionale di 300 mila euro (il danno economico subito dalla gioielleria, calcolando i prezzi all’ingrosso, è di 800 mila euro).

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