Rapinatori in anticipo sul furgone portavalori devono accontentarsi degli spiccioli: 150 euro

Rapinatori troppo ottimisti: hanno forse puntato sulla puntualità dei portavalori, e si sono dovuti accontentare degli spiccioli rimasti in cassaforte: 150 euro.È accaduto nell’ufficio postale di Predore, quando poco prima delle 9, proprio nel giorno del pagamento delle pensioni, due malviventi, di età compresa tra 25 e 30 anni, hanno fatto irruzione nella sede postale di piazza Vittorio Veneto, convinti di riscuotere le pensioni altrui. Uno di loro – secondo le ipotesi formulate dai carabinieri di Tavernola ai quali sono affidate le indagini – era armato di pistola-giocattolo.Al momento dell’ingresso dei rapinatori, nell’ufficio postale erano presenti tre persone, due donne e un uomo e l’unica impiegata dell’ufficio. Secondo la loro testimonianza, tutto si è svolto in poco più di un minuto: volto parzialmente coperto da un cappuccio e da un dolcevita sollevato quasi sino agli occhi, i malviventi si sono divisi i compiti secondo uno schema ormai usuale. L’uomo armato è rimasto nei pressi della porta, mentre il compagno, dopo aver saltato il bancone, si è diretto dalla funzionaria con un sacchetto in cerca del denaro. Alla richiesta di aprire la cassaforte, l’impiegata ha risposto che non c’erano soldi perché l’ufficio era nell’ attesa dei rifornimenti che avrebbero dovuto arrivare a breve. Dopo qualche attimo di sconcerto, il bandito si è affrettato ad arraffare i 150 euro e, dopo aver intimato ai presenti di non azzardarsi a lanciare subito l’allarme, si è dato alla fuga con il complice: entrambi a piedi si sono diretti verso Tavernola dove probabilmente c’era un’auto che li attendeva.(02/05/2006)

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