Regione: passa la legge sulla solidarietà
È la prima proposta dalle minoranze

«Questa è la prima legge approvata in Lombardia (in questa legislatura, ndr) proposta dalle minoranze». Lo ha comunicato ai giornalisti al Pirellone il consigliere regionale lombardo M5S Stefano Buffagni.

«Questa è la prima legge approvata in Lombardia (in questa legislatura, ndR) proposta dalle minoranze». Lo ha comunicato ai giornalisti al Pirellone il consigliere regionale lombardo M5S Stefano Buffagni, dopo l’approvazione della legge sui contratti di solidarietà, nata da due proposte, una del M5S e una del Pd, e sintetizzata con il progetto di legge del capogruppo FI Claudio Pedrazzini.

Quest’ultimo ha dichiarato che la legge «partita da un suggerimento delle opposizioni», contiene come novità «non

solo contratti ma anche accordi sindacali di solidarietà, che

permettono di mettere a disposizione le risorse per una platea

più ampia».

Il relatore del testo, il consigliere Pd Enrico Brambilla, ha spiegato che si è «intervenuti con una forma che esprime un

indirizzo di priorità». Infine, per il consigliere del Patto civico Umberto Ambrosoli «se non fosse limitato dai regolamenti lo spazio alle opposizioni, ci sarebbero più soluzioni per imprese e lavoratori», verso i quali adesso c’è «l’impegno a far conoscere questa legge».

La legge si propone di incentivare e sostenere l’adozione dei contratti di solidarietà per le imprese lombarde. Si tratta del primo progetto di legge dell’opposizione che arriva ad approvazione in virtù dell’articolo 23, comma 5, del regolamento generale del Consiglio regionale, che prevede che «un quinto dei provvedimenti inseriti nel programma e nel calendario è riservato alle proposte delle minoranze».

Lo strumento del contratto di solidarietà consente di mantenere alti livelli di occupazione anche in caso di crisi aziendale, evita l’allontanamento del lavoratore dal mondo del lavoro e costa meno degli altri ammortizzatori sociali alla collettività.

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