Regione, sostegno ai papà soli
Agevolazioni per comprare casa

«Anche i papà separati potranno usufruire della agevolazioni per l’acquisto della prima casa adibita ad abitazione principale stabiliti da Regione Lombardia». Ad annunciarlo è Antonio Saggese, consigliere regionale del gruppo consiliare «Maroni Presidente».

«Anche i papà separati potranno usufruire della agevolazioni per l’acquisto della prima casa adibita ad abitazione principale. Il bando per l’erogazione dei contributi per l’acquisto dell’abitazione principale, promosso da Regione Lombardia, prevede infatti che per il riconoscimento dell’agevolazione sia sufficiente che il minore risulti fiscalmente a carico del genitore separato o divorziato che richiede il contributo». Ad annunciarlo è Antonio Saggese, consigliere regionale del gruppo consiliare

«Maroni Presidente», che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta per chiedere chiarimenti in merito al bando 2014 per l’erogazione dei contributi per l’acquisto della prima casa. La risposta è stata ufficializzata dal Consiglio Regionale.

«A partire da quest’anno – spiega il consigliere, che è anche vice presidente dell’associazione Papà Separati Lombardia – le agevolazione di Regione Lombardia per l’acquisto della prima casa adibita ad abitazione principale sono rivolte, oltre che alle giovani coppie, anche alle gestanti sole, ai nuclei familiari con almeno tre figli e ai genitori soli con uno o più figli minori a carico. Per quest’ultima categoria, all’interno della quale rientrano anche i genitori separati o divorziati, è palese il riferimento alle mamme separate, presso le quali i figli vengono collocati nel 90 per cento dei casi, ancorché entrambi i genitori siano ritenuti idonei all’affido. Il rischio è che risultassero quasi completamente esclusi i papà separati, su cui si riversano i costi della disgregazione familiare».

«Un rischio che pare essere scongiurato – prosegue Saggese -, in quanto l’assessore alla Casa, Housing Sociale e Pari opportunità, rispondendo alla mia interrogazione, ha specificato che ai fini del riconoscimento dell’agevolazione non è indispensabile la residenza anagrafica dei figli minori, ma è sufficiente che essi risultino dal punto di vista fiscale a carico del genitore che richiede il contributo. In caso di genitore separato o divorziato, con affido congiunto o condiviso, è quindi possibile presentare domanda anche se il minore risiede anagraficamente con l’altro genitore. Ciò fa sì che anche i papà separati, categoria questa che risulta soffrire più di altre l’emergenza derivante dalla disgregazione famigliare, possano essere agevolati nell’acquisto della casa principale».

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