Rifiuti da Napoli, Formigoni conferma: «Nessun accordo»

La Lombardia è «pronta a dare una mano alla Campania, come gesto di solidarietà» per risolvere il problema rifiuti. Lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Formigoni, precisando però che ciò avverrà «a condizione di salvaguardare integralmente le condizioni ambientali, sanitarie ed economiche per ciascun cittadino e per ciascun territorio della Lombardia». Comunque il governatore ha voluto ribadire che al momento non c’è alcun un accordo sulla questione.  

«È inutile - ha detto Formigoni - che da Roma, o da Napoli, o da qualsiasi altra località anche del territorio lombardo vengano diffuse notizie sbagliate, come se gli accordi fossero stati già raggiunti, o vengano lanciati allarmi ingiustificati, come se rifiuti fossero in arrivo a questo o quell’impianto. Se ci saranno le condizioni sarò io a prendere la parola». 

«Solo se e quando - ha aggiunto - ci saranno tutte e quattro le condizioni da me indicate da giorni, allora avanzerò la mia proposta ai cittadini lombardi, alla Giunta, al Consiglio regionale, agli Enti locali e ai gestori degli impianti. Stiamo lavorando. Ma per ora queste condizioni non ci sono ancora».

Bettoni, Bergamo non può tirarsi indietro
E sulla drammatica situazione dei rifiuti in Campania è intervenuto anche il presidente della Provincia di Bergamo, Valerio Bettoni: «È un’emergenza nazionale, con pesanti cadute dell’immagine internazionale, della credibilità delle istituzioni, della tenuta stessa del sistema Italia, un Paese sempre più sconfortato. Bergamo, con la sua economia di trasformazione, fortemente orientata alle esportazioni e il suo ruolo di capitale dei voli low-cost del Sud d’Europa, non può pensare di chiamarsi fuori dalle ripercussioni negative di questo disastro. In questo rischio di essere direttamente danneggiata, Bergamo non può dire di no alle iniziative che possano rapidamente ripristinare una situazione di decente normalità: non possiamo avere pregiudiziali a che gli impianti di smaltimento sul nostro territorio – se tecnicamente in grado di dare risposte rapide ed efficaci – concorrano, per ragionevole parte, al superamento dell’emergenza».

«Lo abbiamo già fatto in passato - ha aggiunto Bettoni - con efficacia e funzionalità, senza alcun fastidio per la nostra popolazione che non può essere insensibile - o sollecitata all’ostilità - al disagio di altre comunità nazionali, la cui situazione sanitaria è a grave rischio. Stiamo già smaltendo rifiuti che provengono da altre province che hanno avuto e hanno analoghi problemi, come quelle di Sondrio e Varese. Non c’è motivo per non tenere la stessa linea solo per il fatto che provengono dal Sud».

Intanto il sindaco di Dalmine dice no alla terza linea
C’è un argomento su cui maggioranza di centrosinistra e sindaco di Dalmine Francesca Bruschi non hanno mai cambiato idea: l’inceneritore. Per il primo cittadino resta un errore, a quasi sei anni dall’entrata in funzione. Ed è una conseguenza logica il suo secco «no» alla terza linea di smaltimento rifiuti che la Rea vorrebbe realizzare per potenziarsi.

(16/01/2008)

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