Riuniti, eccezionale intervento al cuore per guarire un bambino di soli 11 mesi

Dopo molti mesi sotto i monitor e un difficile intervento di ablazione, un bimbo di quasi un anno ha potuto tornare a casa, in buone condizioni. Il piccolo, affetto da una malattia congenita del cuore è stato preso in cura immediatamente dopo il parto e un mese fa operato, in due sedute differenti con l’utilizzo di cateteri sottilissimi, dall’équipe degli elettrofisologi Francesco Cantù e Paolo De Filippo, in collaborazione con la responsabile della cardiologia pediatrica Adele Borghi, con la guida del Direttore dell’Unità di Cardiologia, Antonello Gavazzi.Il bambino, affetto da Sindrome del QT lungo, una malattia congenita che altera il sistema elettrico del cuore rendendolo molto instabile, è stato seguito con grande scrupolosità e con la massima collaborazione da équipe con competenze diverse, a cominciare dall’ostetricia per la diagnosi prenatale, dalla patologia neonatale che lo ha immediatamente preso in cura subito dopo il parto, alla cardiologia pediatrica che ha diagnosticato la patologia e predisposto tutte le terapie, alla cardiochirurgia pediatrica che gli ha permesso di superare i momenti più critici con l’impianto di un pace-maker fino all’elettrofisiologia che, nonostante l’età del paziente, ha eseguito l’intervento di ablazione transcatetere. Il bimbo è tornato a casa oggi, a 4 settimane di distanza dall’intervento e le sue condizioni sono buone. Potrà condurre una vita del tutto normale seppur sotto terapia farmacologia con l’unica indicazione, una volta adulto, di sottoporsi ad un intervento chirurgico per la sostituzione del pace maker.L’intervento subito dal bambino è stato di ablazione transcatetere con radiofrequenza, trattamento di prima scelta negli adulti mai provato in pazienti così piccoli. Consiste nell’introdurre nel cuore piccole sonde (cateteri) attraverso le grandi vene che portano il sangue al cuore, di identificare il circuito elettrico della aritmia e di selettivamente eliminare («bruciare») la zona critica di origine. (01/06/2006)

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