Roberto Bruni: «Sono stupito
che il Comune insista»

Nella querelle sulla questione «Casa Pound» interviene anche l'ex sindaco, Roberto Bruni, attuale leader dell'opposizione a Palazzo Frizzoni. «L’intervento del prefetto - dice Bruni - mi sembra inappuntabile e corrispondente ad un espletamento attento e oculato dei suoi compiti. Resta però il problema politico che abbiamo posto: il Comune non ha più foglie di fico e secondo me - osserva l'ex primo cittadino - continua ad essere sbagliato concedere uno spazio di tutti a chiunque, nella fattispecie ad un movimento neofascista. Sono stupito - conclude Bruni - che il Comune insista, dopo che il prefetto gli ha evitato la topica di concedere un posto dal grande significato simbolico».

Anche i gruppi di minoranza consigliare intervengono sull'argomento, manifestando vivo apprezzamento per la decisione del prefetto. «La questione torna ad essere squisitamente politica - sostengono - come già avevamo rimarcato in Consiglio Comunale, e non possimo non ribadire la più ferma condanna della riconfermata volontà del sindaco e delle giunta di concedere uno spazio pubblico ad un movimento dichiaratamente neofascista come emerge, con sempre maggioe evidenza dai documenti diffusi da Casa Pound. Sorprende davvero l'insistenza di sindaco e della giunta, anche dopo che l'intervento prefettizzio ha almeno evitato la topica di concedre un luogo non soltanto centrale ma anche fortemente simbolico. Nuovamente invitiamo sindaco e giunta a ripensarci, con l'auspicio, speriamo non vano, di essere finalmente ascoltati».

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