Romano: rapina da Cometti
Aggredita la figlia del portiere

«Restituitemi almeno quella bellissima medaglia d’oro che ricorda la mia vittoria di cinquant’anni fa con l’Atalanta in Coppa Italia, e rappresenta un pezzo della mia storia calcistica. Abbiate sensibilità, perchè quell’oggetto per me rappresenta tanto».

«Restituitemi almeno quella bellissima medaglia d’oro che ricorda la mia vittoria di cinquant’anni fa con l’Atalanta in Coppa Italia, e rappresenta un pezzo della mia storia calcistica. Abbiate sensibilità, perchè quell’oggetto per me rappresenta tanto».

A lanciare l’accorato appello è Zaccaria Cometti, il glorioso ex portiere atalantino che ieri mattina è stato rapinato nella sua casa di Romano di quel cimelio d’oro con inciso il trofeo, che gli venne donato in occasione della storica vittoria di San Siro contro il Torino datata 1963.

Non solo: il settantaseienne ex numero uno dei nerazzurri si è visto portar via anche un gettone d’oro che suggellò la sua convocazione nella rappresentativa dell’Interlega: «La portai a casa dopo avere fatto la riserva ad Albertosi (Enrico, portiere della Fiorentina, ndr) in un incontro giocato nel 1961 a Glasgow».

Autori della rapina, il cui bottino è di diversi monili d’oro e contanti custoditi nella cassaforte di casa per un valore complessivo di 15 mila euro circa, sono due individui intrufolatisi nella residenza della famiglia Cometti, in via Algisio da Romano. Lo hanno fatto ieri mattina poco dopo le 10, mentre Zaccaria, la moglie Merisa e la secondogenita Laura, che abita con le figlie in un altro appartamento della villa, prendevano parte al funerale di un conoscente.

I malviventi sono entrati dalla porta posteriore della casa, mettendo a soqquadro tutti i mobili del piano seminterrato. Quando la moglie e la figlia dell’ex calciatore sono rientrate, Laura Cometti è scesa in taverna per prendere un oggetto, e qui si è trovata di fronte a due tipi col volto scoperto, di carnagione chiara, che già avevano rovistato ovunque. Mentre uno è fuggito dalla porta sul retro della villa, l’altro si è avventato contro la donna prendendola per il collo e scaraventandola a terra, prima di dileguarsi a sua volta.

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