Ronde? No, grazie: bastano i vicini
Arrivano le «sentinelle» di quartiere

A Romano di Lombardia parte il progetto «Controllo di vicinato»: protagonisti i cittadini che abitano in una stessa via o in uno stesso quartiere e che si impegneranno a dare un’occhiata oltre il recinto della propria proprietà.

Il progetto è stato presentato dal sindaco di Romano Sebastian Nicoli, da Fabio Pansera conosciuto veterinario cittadino, e da Mario Suardi, già vicesindaco leghista nel passato mandato amministrativo. Il 4 gennaio prossimo ci sarà un banchetto in piazza Roma per raccogliere le adesioni e per il 10 gennaio è stata convocata un’assemblea pubblica in cui verrà spiegato il progetto e come funziona. I cittadini promotori sono una ventina e l’obiettivo è quello di realizzare un patto tra le famiglie che abitano nella stessa via o nello stesso quartiere. Per contribuire insieme a presidiare il territorio, segnalare persone sospette in circolazione, aiutare gli anziani nel prevenire le truffe che colpiscono queste fasce deboli. Ma anche dare un’occhiata all’abitazione del vicino e viceversa quando questi si deve assentare.

«Ci saranno dei referenti e nella fase iniziale; non è importante che tutte le vie e i quartieri siano coperti. Non ci sono ronde da fare, ma basta parlarsi, incontrarsi, scambiarsi magari il numero di cellulare per le varie evenienze» sottolinea Mario Suardi. In una cinquantina di comuni lombardi è già stato realizzato il progetto del controllo di vicinato e la percezione della sicurezza dei cittadini è nettamente aumentata.

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