Santa Caterina, concerto melodioso
Sono le campane del Santuario

Otto campane a completare l’intera scala musicale dell’Inno alla Madonna Addolorata del santuario di Borgo Santa Caterina.

Preghiera in musica composta niente meno che dal direttore emerito della Cappella Musicale Pontifica Sistina monsignor Giuseppe Liberto sul testo del maestro e poeta Alessandro Bottelli.

E che suonare il rinnovato concerto di campane - in Sol - del santuario mariano della città. Il brillante e melodioso concerto di bronzi, sabato sera, è stato eseguito da terra, nel cortile retrostante la chiesa sita al centro dello storico Borgo d’Oro, dopo la benedizione impartita dal prevosto monsignor Andrea Paiocchi che ha presieduto la Santa Messa prefestiva. Celebrazione comunitaria al termine della quale si è inaugurato il nuovo castello (che sostituisce una struttura ormai divenuta fatiscente e pericolante) realizzato dalla ditta Calisfer di Grumello del Monte con tre nuove campane (aggiunte alle cinque già esistenti) grazie al prezioso e determinante contributo di alcuni benefattori della parrocchia tra cui il sacrista Enrico Proto, motore dell’iniziativa.

È stata una «pattuglia» di esperti e appassionati campanari, giunti anche da fuori provincia, a incantare per alcuni minuti l’ascolto e la curiosità della folla di borghigiani e devoti della Madonna del santuario - soprattutto dei più piccoli - riunita entusiasta attorno al nuovo manufatto che in questi giorni, dopo mesi di assenza, verrà collocato nel campanile. Torre d’avorio dalla cui sommità vigila custode, sulla città, la statua della Beata Vergine.

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