Scialpinista 50enne di Monza
muore in montagna a Ornica

È un uomo di 50 anni, Marco Traversi, che risiedeva a Monza, la vittima dell’incidente sci-alpinistico verificatosi nel primo pomeriggio di domenica 8 dicembre sul versante bergamasco dell’Alta Val Gerola.

È un uomo di 50 anni, Marco Traversi, che risiedeva a Monza, la vittima dell’incidente sci-alpinistico verificatosi nella mattinata di domenica 8 dicembre sul versante bergamasco dell’Alta Val Gerola.

Partito dalla località Pescegallo nel territorio comunale di

Gerola Alta (Sondrio) è all’improvviso precipitato in un

profondo canalone, mentre si apprestava ad affrontare il passo

di Salmurano, nel territorio di Ornica (Bergamo).

A dare subito l’allarme ai soccorsi è stato l’amico che era

con lui: si è girato, durante l’escursione, e non lo ha più

visto. Il monzese, infatti, era caduto nel burrone.

A recuperarlo, gravemente ferito prima del decesso avvenuto

in serata nell’ospedale di Bergamo, sono stati il personale dell’elisoccorso del 118 di Sondrio e i militari del

Sagf (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza) di Sondrio, il

cui comandante, Cristian Maioglio raccomanda agli escursionisti la massima prudenza nell’affrontare la montagna. In questi giorni - spiega Maioglio - anche in quota c’è poca neve, spesso ghiacciata. È facile scivolare e il forte vento rappresenta un altro ostacolo». Lunedì 9 i soccorritori del Sagf faranno un sopralluogo nel punto dove è avvenuta la tragedia, per meglio capire la dinamica dell’incidente.

«La chiamata di soccorso - fa sapere l’elisoccorso di Sondrio - è arrivata presso la base di Caiolo da parte della SOREU di Bergamo alle 10.56. L’elicottero è decollato per il monte Salmurano alle 11 con a bordo i due piloti il tecnico di volo, la guida alpina Elia Negrini (CNSAS), l’infermiera di elisoccorso e il medico Raniero Spaterna. Sul posto i soccorritori del 118 sono arrivati alle 11.14, e hanno immediatamente individuato il Traverso, precipitato per almeno 200 metri, inerte sul canalone sud del monte Salmurano.

I soccorritori sono scesi effettuando un hovering, raggiungendo immediatamente il paziente e riscontrandone la vitalità. Hanno provveduto alla stabilizzazione del paziente, prodigandosi in manovre sanitarie che comprendevano l’intubazione orotracheale. I soccorritori hanno imbarcato il paziente alle 11.50 con un verricello e si sono diretti immediatamente presso l’ospedale di Sondalo dove il paziente è giunto ancora in vita anche se in condizioni estremamente critiche».

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