Lo scout ritrovato in Val Taleggio
Il mistero del cellulare nel Milanese

È rimasta avvolta da un alone di mistero la sparizione di uno scout 28enne sulle montagne della Val Taleggio: doveva rientrare al campeggio San Luigi di Corna Imagna dopo una notte in solitaria.

Il suo cellulare invece si è agganciato per qualche minuto a una cella telefonica del milanese, poi si è definitivamente spento. E questo - dopo un accertamento svolto dai carabinieri con l’operatore telefonico dell’uomo - ha un po’ disorientato i soccorritori.

Lo scout faceva parte di un gruppo di 22 persone, tutti scout adulti impegnati in un corso organizzato dall’Agesci. Partecipavano a un corso di formazione e avevano effettuato una serie di tappe in vari rifugi della Val Brembana.

L’ultima prova consisteva nell’orientarsi da soli con l’aiuto di una carta topografica, passare una notte all’aperto, quindi rientrare al campeggio. Lo scout 28enne invece è sparito: la sua zona era quella di Cantiglio, ed è qui che nel pomeriggio di giovedì si sono concentrate le ricerche.

Il disperso, originario del napoletano, alle 12 avrebbe dovuto prendere il bus per Corna Imagna, rientrando al campeggio. Nessuno invece l’ha visto. Così sono scattate le ricerche della VI Delegazione Orobica del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico.

Sul posto, oltre al Soccorso alpino, anche carabinieri, 112 e vigili del fuoco. Proprio dai carabinieri è arrivata la conferma che poco prima delle 7 il cellulare del 28enne è stato agganciato per qualche istante a una cella del milanese. Poi si era spento.

I soccorritori non si sono comunque scoraggiati e poco dopo le 21 lo scout è stato ritrovato nella zona degli orridi della Val Taleggio: una zona pericolosa perché piena di precipizi. Era vicino a una cascata e con una sospetta frattura a una caviglia. Il recupero è stato complicato anche dal buio.

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