Sebino: scatta la linea dura
contro le «villette» nei camping

Niente da fare per i campeggiatori stanziali «low cost» sul nostro lago. Pugno duro da parte della Sovrintendenza ai Beni Architettonici sulla querelle contro le roulotte ritenute delle villette «truccate». Nessuna deroga o proroga.

Niente da fare per i campeggiatori stanziali «low cost» sul nostro lago. Pugno duro da parte della Sovrintendenza ai Beni Architettonici sulla querelle contro le roulotte ritenute delle villette «truccate».

Non ci sarà nessuna deroga o proroga, all’ingiunzione contro le strutture stanziali non a norma nei campeggi del Sebino. La fumata nera è giunta sul lago nel tardo pomeriggio di venerdì 15 novembre al termine di una riunione in Provincia di Brescia alla presenza della Sovrintendenza di Brescia, Cremona e Mantova, della Provincia e numerosi amministratori dei Comuni di Iseo, Montisola, Pisogne, Marone e Sale Marasino.

Indice puntato quindi su roulotte, prefabbricati, tettoie, coperture costruite nel tempo nei campeggi privati del Sebino, che dovranno essere rimosse in ottemperanza al provvedimento emesso dalla Sovrintendenza nell’estate archiviata.

«Francamente ci aspettavamo più disponibilità e attenzione da parte dell’Ente per poter mettere in regola le strutture ritenute non conformi - ha commentato Angelo Moretti, bergamasco di Almè, uno dei coordinatori della protesta e cliente di un campeggio di Clusane d’Iseo - siamo cittadini, contribuenti e così veniamo messi in ginocchio. Stiamo parlando di migliaia di frequentatori dei lidi, famiglie con ridotte possibilità economiche e che scelgono il lago per regalarsi momenti di relax in alternativa al mare. Fra noi ci sono anche pensionati. Siamo anche un volano per parte dell’economia del territorio. Ma proseguiremo con la protesta. Ci ritroveremo e decideremo il da farsi. Non è esclusa anche una mobilitazione di protesta da organizzare in Regione a Milano, per chiedere una legge che riconosca i campeggiatori stanziali».

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