Sempre più mendicanti agli incroci della città

Cercano nello stesso tempo di essere invisibili e di farsi notare. Sono i mendicanti che, ciclicamente, ricompaiono agli angoli delle strade del centro cittadino. Ci sono quelli – soprattutto donne – che si inginocchiano ai lati dei marciapiedi e che aspettano che i passanti elargiscano qualche moneta. E ci sono quelli che si affiancano alle automobili incolonnate agli incroci cittadini e chiedono la carità avvicinandosi ai finestrini degli automobilisti.

Se i primi si vedono principalmente nelle strade del centro, all’ombra dei Propilei di largo Porta Nuova, in viale Papa Giovanni, in via XX Settembre o sul Sentierone, quelli che chiedono l’elemosina agli incroci si sono ultimamente spostati dal centro verso la periferia.

Si tratta in particolare di cittadini di origine rumena che dal gennaio di quest’anno, con l’ingresso della Romania nell’Unione Europea, non sono più considerati clandestini e che, probabilmente anche per questo, si fanno vedere con maggiore tranquillità in città. Alcuni sono comparsi, nei giorni scorsi, anche in incroci più distanti dal centro, come quello tra via Ghislandi e via Santi Maurizio e Fermo.

Diversi automobilisti hanno segnalato la loro presenza: in alcuni casi diversi mendicanti erano presenti a uno stesso incrocio contemporaneamente. Secondo le forze dell’ordine, dietro il fenomeno non ci sarebbe alcun racket. Si tratterebbe invece di gruppetti di immigrati che vivono assieme, spesso in casolari abbandonati (tra questi gli edifici dell’ex vivaio Franchi di via San Bernardino) e che, durante la giornata, trascorrono parecchie ore agli incroci. Tra loro anche diversi minorenni.

(10/03/2007)

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