Senza cani nei parchi a Sarnico
Ma il Tar ha sospeso il divieto

Il Tar di Brescia per il momento ha emesso la «fumata bianca» in via cautelare in favore dell’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali, nella contesa con l’amministrazione comunale di Sarnico sull’ordinanza di divieto di accesso per cani e animali nei lidi e parte dei parchi pubblici scattata il 9 luglio scorso.

Quindi i fedeli amici dell’uomo potranno tornare a circolare nelle aree verdi della cittadina. Almeno sino al prossimo 17 giugno, quando il ricorso sarà discusso a Brescia nella sede del Tar.

Si torna quindi a parlare soprattutto del Lido Nettuno, preziosa area verde comunale di oltre 20 mila metri quadri di verde frequentata dagli amanti del lago e della tintarella. A sollevare malumori era stata l’ordinanza di luglio da parte della Giunta di centrodestra, che vietava l’accesso ai cani e ad altri animali in alcune aree pubbliche per ragioni da ricondurre a rischi igienico-sanitari. Luoghi verdi, dove tuttora non esistono spazi dedicati.

Un provvedimento che aveva coinvolto anche il Lido Fontanì, l’Holiday e alcune aree frequentate da non pochi bambini e con spazi gioco. Per i trasgressori erano previste sanzioni pecuniarie comprese fra i 25 e i 500 euro, mai peraltro notificate in nome della sensibilizzazione.

Il Tar di Brescia ha quindi accolto la domanda di sospensione cautelare dell’ordinanza. Nelle motivazioni il tribunale regionale rileva peraltro quanto sia decisivo il senso civico dei proprietari degli animali, sia nel controllo, che nelle rimozione dei bisogni nei luoghi pubblici, ma che la gestione delle problematiche debbano caratterizzarsi da gradualità e proporzionalità.

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