Siete inesperti e vi perdete in montagna?
Ora il soccorso diventa a pagamento

Vi perdete in montagna perché siete poco pratici? Se fate scattare i soccorsi dovrete anche pagarli.

La Giunta regionale ha approvato il piano tariffario di compartecipazione alla spesa del soccorso a carico dell’utente nei casi in cui «non sussista la necessità di accertamento diagnostico o di prestazioni sanitarie presso un pronto soccorso». In caso di comportamento imprudente, poi, viene applicata una maggiorazione del 30%.

Il provvedimento, approvato su proposta del governatore Roberto Maroni, indica i costi orari dei vari interventi. Per un mezzo di soccorso di «base» (ambulanza con soccorritori certificati di cui un autista) la compartecipazione è di 56 euro all’ora; per un mezzo di soccorso

«intermedio» (ambulanza con infermiere e autista-soccorritori certificati) 70 euro e per uno di soccorso «avanzato» (ambulanza con autista-soccorritore certificato, medico e infermiere) 115 euro all’ora.

La quota oraria di compartecipazione a carico dell’utente viene parametrata in base ai minuti di effettivo impegno della risorsa. La quota massima esigibile dall’utente, comunque, è di 780 euro per evento. È prevista una riduzione del 30% a favore dei residenti in Lombardia.

Adesso la commissione regionale competente fornirà il suo parere non vincolante sul tariffario. Per la consigliera Lara Magoni «non si vuole castigare le persone ma a renderle più responsabili».

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