Smog, scatta l’allarme per le polveri sottili

La centralina cittadina di via Meucci ha registrato picchi di 120 microgrammi, oltre il doppio del limite L’assessore all’Ambiente Amorino: «È presto per tirare le somme. Finora è andata meglio del 2005»

I termosifoni sono accesi da tre giorni e il freddo vero non è ancora arrivato, ma la stagione delle polveri sottili è indubbiamente già cominciata, in anticipo su quella invernale. Complice la siccità e la stabilità atmosferica della prima metà di ottobre, le famigerate Pm10 hanno già raggiunto picchi preoccupanti, anche se per fortuna non per più di due giorni consecutivi. Il tempo dei provvedimenti di emergenza tipo targhe alterne a oltranza è quindi ancora lontano, ma intanto l’inquinamento si fa sentire. E il 1° novembre entreranno in vigore i provvedimenti antismog della Regione.I DATI Dando uno sguardo ai numeri che riassumono la situazione dall’inizio di ottobre fino all’ultima rilevazione, relativa a martedì scorso, le giornate peggiori sono state giovedì 12 e venerdì 13, dove in tutte le principali centraline della Bergamasca i valori sono schizzati ben oltre il limite di 50 microgrammi per metro cubo. Il record negativo spetta alla città, che ha toccato il valore massimo di 120 microgrammi, doppiando quindi il valore limite, mentre Treviglio ha toccato 95, Osio Sotto 77 e Lallio 65. Anche per numero di giorni sopra il limite Bergamo è al primo posto con cinque sopra il 50, a differenza dei quattro di Treviglio, dei tre di Osio Sotto e dei due di Lallio. IL COMMENTO Il fatto che la città abbia fatto registrare dati superiori alle centraline in provincia è un dato in controtendenza che ha preoccupato l’assessore comunale all’Ecologia Fausto Amorino: «Solitamente Osio Sotto e Lallio hanno dei dati superiori ai nostri. Credo però che le rilevazioni siano state influenzate negativamente dal cantiere del teleriscaldamento, che in questi giorni si trova in un quartiere vicino alla centralina di via Meucci».Secondo l’assessore, comunque, è ancora troppo presto per tirare le somme su come sarà l’aria di quest’inverno e soprattutto per usare toni allarmistici: «Abbiamo avuto un periodo siccitoso in cui lo smog si è accumulato. Presto avremo gli effetti dell’accensione del riscaldamento e del freddo, che contribuisce a creare una cappa schiacciando a terra le polveri. Può succedere di tutto, e molto dipende dalla pressione atmosferica oltre che dalle emissioni. Comunque non si può dire che quest’anno la stagione sia partita male rispetto al passato: se teniamo conto per esempio del numero dei giorni di superamento del valore limite nell’arco dell’anno, oggi siamo a 54 giorni, mentre nel 2005 a quest’ora eravamo già a 75». LE PREVISIONI Dopo il picco della settimana scorsa, la situazione è rientrata negli ultimi giorni, a eccezione di Osio Sotto che ancora lunedì registrava 59 microgrammi. L’ultimo bollettino di previsioni dell’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) annunciava un aumento per la giornata di ieri, a causa di condizioni atmosferiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti. Il livello di polveri sottili dovrebbe abbassarsi tra oggi e domani grazie alla pioggia e al rinforzo del vento previsti.TRAFFICO La novità più importante contenuta nel Piano d’azione 2006/2007 approvato dal Pirellone a luglio è che non ci sarà più un calendario fisso di domeniche senz’auto, che venivano proposte una volta al mese a partire da novembre. Le giornate di stop al traffico saranno decise di volta in volta in base ai livelli di inquinamento e alle condizioni atmosferiche del momento, mentre ci sarà una domenica, che verrà stabilita il prossimo gennaio e che coinvolgerà tutte le regioni e le province autonome del bacino padano. Nel frattempo il 1° novembre entra in vigore il divieto di circolazione per i veicoli non catalizzati, vale a dire mezzi a benzina euro 0, autoveicoli diesel euro 0 ed euro 1 e ciclomotori e moto euro 0, che non potranno circolare dal lunedì al venerdì fino al 31 marzo dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 20. Il provvedimento quindi è più esteso rispetto agli anni scorsi, sia perché prevede otto ore di stop anziché cinque, sia perché include anche i veicoli diesel euro 1. RISCALDAMENTO Da lunedì scorso, 15 ottobre, è possibile accendere il riscaldamento, che in base alle norme vigenti non può superare i 20 gradi e può funzionare per 14 ore al giorno, tra le 5 del mattino e le 23, fino al prossimo 15 aprile. La Regione ripropone il divieto di utilizzare la legna in stufe e caminetti di vecchio tipo: il provvedimento è valido dal 1° novembre al 31 marzo solo al di sotto dei 300 metri di quota e per chi dispone di mezzi di riscaldamento alternativi. Sono esclusi dal divieto i forni a legna delle pizzerie e in generale gli impianti di cottura professionale, oltre a chi possiede stufe e caminetti di nuova tecnologia, vale a dire chiusi e ad alto rendimento. È già entrato in vigore il 1° ottobre invece il divieto di utilizzo di olio combustibile negli impianti termici civili. (19/10/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA