Soldi spariti al Comune di Stezzano
Zenca-Poma, faccia a faccia

Si sono trovate faccia a faccia, in un’aula di giustizia: Loredana Zenca, l’ex ragioniera del Comune di Stezzano accusata di aver rubato soldi dalle casse pubbliche, e il sindaco Elena Poma, che l’ha trascinata in Tribunale pretendendo la restituzione del maltolto.

Giovedì mattina si è tenuta l’udienza davanti al giudice del lavoro, nell’ambito di una causa promossa dal Comune di Stezzano nei confronti della dipendente infedele. Causa che ha già portato al sequestro conservativo, chiesto proprio dall’ente pubblico, di beni (fra cui l’abitazione della ragioniera) fino al concorrere della somma di circa un milione di euro. Ora la causa è entrata nel merito e in aula erano presenti entrambe le protagoniste: la ricorrente (il sindaco Poma, che agisce negli interessi dei cittadini di Stezzano, per cercare di recuperare i soldi pubblici spariti) e la resistente (appunto, la Zenca).

Fra le due donne in aula è calato il gelo: nessun saluto, nessun cenno neppure di cortesia formale tra il primo cittadino e l’ex responsabile dei servizi amministrativi comunali.

Del resto non poteva essere diversamente. Loredana Zenca, assistita dall’avvocato Pierluigi Boiocchi, ha prodotto una memoria difensiva in cui ammette solo in parte di essersi impossessata di denari pubblici. Per il resto, attribuisce gli ammanchi a spese effettuate per conto del Comune e addirittura a magheggi di bilancio che le sarebbero stati imposti proprio dal sindaco Poma, che avrebbe armeggiato – è la versione della Zenca – con le voci dei conti comunali per aggiustarli e rispettare i limiti imposti dal patto di stabilità. Ieri in udienza il Comune di Stezzano, assistito dall’avvocato Ermanno Baldassarre, ha prodotto numerose carte provenienti dall’indagine penale a carico della Zenca, in particolare verbali di interrogatorio di alcuni testimoni, fra cui commercianti titolari delle attività dove la ragioniera avrebbe compiuto gli acquisiti incriminati. Carte che, secondo la lettura del Comune, confermerebbero le condotte illecite dell’ex dipendente pubblica. La prossima udienza è fissata per il 18 dicembre.

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