Sotto il Monte, nasce il santuario
11 ottobre, è festa di S. Giovanni XXIII

Il complesso parrocchiale di Sotto il Monte viene elevato a santuario. Attraverso un decreto del vescovo, si erige a santuario quello che è il luogo della devozione e della preghiera a San Giovanni XXIII.

Il complesso parrocchiale di Sotto il Monte viene elevato a santuario. Attraverso un decreto del vescovo, si erige a santuario quello che è il luogo della devozione e della preghiera a San Giovanni XXIII. Il complesso che comprende la chiesa parrocchiale, la cappella di Nostra Signora della pace, il giardino della pace e la cripta oboedentia et pax saranno quindi compresi nella definizione di santuario di Sotto il Monte.

Ai luoghi in cui i pellegrini si fermano a pregare è stata riconosciuta l’identità di santuario, perché luoghi di particolare devozione, profonda fede e intensa preghiera. «Questo riconoscimento – dice il parroco monsignor Claudio Dolcini – avviene in concomitanza con la prima festa celebrata di San Giovanni XXIII (11 ottobre) e proprio qui a Sotto il Monte, monsignor Maurizio Malvestiti presiederà domenica 12 la sua prima Messa di Episcopato. Sono tutti segni di questo particolare anno di grazia per questa comunità e per la Chiesa bergamasca».

Durante la novena di preparazione alla festa sono previsti appuntamenti di preghiera e eventi di carattere culturale e artistico. Nel pomeriggio di domenica 12, prima della solenne celebrazione, presieduta da monsignor Malvestiti (neo vescovo di Lodi) e concelebrata dal vescovo monsignor Francesco Beschi, nel Giardino della pace sarà messo a dimora un albero d’ulivo secolare, proveniente dalla Puglia che era in San Pietro durante l’ultima Liturgia della Domenica delle Palme presieduta da San Giovanni Paolo II.

Nell’occasione della festa liturgica di San Giovanni XXIII e dell’elevazione a santuario del complesso parrocchiale la Fondazione Bernareggi, in collaborazione con l’Associazione Giovanni XXIII, espone negli spazi della Casa del Pellegrino due opere di artisti bergamaschi. Si tratta di un’installazione di arte contemporanea realizzata da Arianna Tinulla e un ritratto del Pontefice a opera dell’artista Luigi Scarpanti.

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