Strage a Las Vegas, 60 morti e 200 feriti
L’Isis rivendica l’attacco: è nostro soldato

Sparatoria a Las Vegas nella celebre zona dei casinò. Ci sono 60 vittime e per ora oltre 200 feriti. Il tragico episodio mentre era in corso un concerto di musica country.

È successo nei pressi del Mandalay Bay Casino, la cui zona è stata isolata subito dopo gli spari. Gli agenti delle forze speciali della polizia hanno fatto irruzione in un edificio del resort nei pressi, isolando il 29° piano. Un «sospetto è stato ucciso dagli agenti» ha fatto sapere la polizia. Secondo quanto riferito dallo sceriffo, dopo la sparatoria, si tratterebbe di un uomo residente a Las Vegas di 64 anni, mentre si cerca una donna asiatica che avrebbe legami con l’aggressore. Secondo le forze dell’ordine si tratterebbe dell’azione di un «lupo solitario».

Ma qualche ora dopo arriva la rivendicazione dell’Isis: «L’esecutore dell’attacco a Las Vegas è un soldato dell’Isis - si legge nella rivendicazione dello Stato islamico -. Ha eseguito l’operazione in risposta all’appello a prendere di mira i Paesi della coalizione». E secondo i media americani Stephen Paddock, il killer di Las Vegas, si è convertito all’Islam mesi fa. Lo riportano citando fonti investigative. È quanto si legge inoltre su un secondo comunicato dell’Isis, trasmesso da Amaq, l’agenzia dello Stato islamico, citata dal Site. Un primo comunicato ha rivendicato l’attacco. Ma l’Fbi frena: «Nessuna connessione finora con organizzazioni terroristiche internazionali» ha detto un dirigente in conferenza stampa a Las Vegas in riferimento all’autore del massacro.

Testimoni riferiscono di decine di colpi di armi automatiche. Allarme anche nei pressi di altri hotel, dopo segnalazioni della presenza di persone armate. Drammatico il bilancio dell’attentato: 60 persone morte, oltre 200 sono i feriti. «Si tratta della sparatoria più sanguinosa della storia americana» riporta la Cnn.

Secondo le prime testimonianze, sarebbero arrivati da uno dei piani alti del Mandalay hotel di Las Vegas gli spari che, per quanto emerge sino ad ora, hanno preso di mira la folla che assisteva a un concerto nell’ambito del festival country «Route 91 Harvest», nelle immediate adiacenze dell’hotel.

«Sembrava il rumore di fuochi di artificio» hanno dichiarato alcuni testimoni. La musica è inizialmente andata avanti con la band del cantante Jason Aldean che si esibiva e che, probabilmente come il pubblico, non aveva capito quanto stava avvenendo. Ma dopo «45 secondi» anche la musica si è fermata.«È stata una notte terribile», ha twittato il musicista.

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