Stadio ancora vietato senza tessera
Sarà così fino a marzo. Che ne pensate?

Domenica 1° febbraio per poter assistere alla partita Atalanta-Cagliari bisognerà essere ancora in possesso della tessera del tifoso: diversamente tutti fuori.

Non solo gli ultrà, che da settimane stanno protestando contro questa restrizione conseguente agli incidenti di Atalanta-Roma del novembre scorso, ma anche la tifoseria normale. Quella cioè meno problematica, probabilmente la più penalizzata dal giro di vite deciso dal Viminale e confermato partita dopo partita dalla Prefettura.

Avellino in Coppa Italia, Cesena, Palermo e ora Cagliari in campionato: sono quattro le partite giocate senza l’apporto fondamentale di parte della tifoseria e con la Curva nord muta. Anche perché la parte più rumorosa rimane fuori per protesta. Difficile pensare che la situazione possa cambiare per il match con l’Inter del 15 febbraio, considerata la storica rivalità tra le due tifoserie. Una situazione che penalizza l’Atalanta e soprattutto la parte più sana della sua tifoseria, che non ha comunque uguali in altre parti d’Italia, dove le restrizioni dopo gli incidenti sono state decisamente più blande. È il caso di Roma dopo il derby.

Nelle scorse settimane, una lettera firmata da esponenti del mondo politico e sociale bergamasco non aveva sortito gli effetti sperati: la Prefettura era rimasta sulle proprie posizioni e il match con il Chievo era stato riservato solo ai tifosi in possesso di regolare tessera. E alla vigilia dell’incontro (fondamentale) con il Cagliari, da più parti si invoca un po’ più di elasticità (se non buon senso) nell’applicazione delle sanzioni, che verranno applicate fino a marzo.

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