Stazione, un cantiere senza fine
E la nuova toilette costa 0,80 euro

Mai mettere la parola fine quando si tratta della stazione ferrovia. Perché a lavori che dovrebbero essere oramai ultimati per quanto riguarda il grosso del restyling del complesso ottocentesco, qualche rifinitura non certo manca, tra cavi elettrici ancora penzolanti, nastro adesivo lasciato appiccicato e qualche disservizio, tra cui la manutenzione di uno degli ascensori e le obliteratrici inutilizzabili.

Se per il cantiere in capo al Comune proseguono di buona lena le opere per dare un nuovo look a piazzale Marconi, all’interno dell’edificio di Centostazioni la perfezione è ancora lontana. I passeggeri abituati a transenne, macchine da lavoro e calcinacci chiudono un occhio di fronte a queste «sbavature»,ma non digeriscono allo stesso modo il biglietto da pagare. Non quello per salire sui treni, ma quello per entrare nelle toilette: 80 centesimi per poter usare i bagni.

Il viaggio nella nuova stazione ferroviaria oggetto di ristrutturazione fin dal 2012, con mille proroghe e ritardi, parte dall’ingresso dove la facciata ha subito l’intervento più significativo. Nell’atrio, in cui c’è stata una ridistribuzione degli spazi, con lo spostamento della biglietteria nel salone dedicato, ancora si notano i fili elettrici in diversi punti uscire dal muro. Nell’ingresso sono state posizionate due macchinette per la distribuzione automatica dei biglietti: nessuna delle due funziona, sono proprio spente.

Eccoci a una delle novità mal digerite da chi viaggia in treno: la nuova toilette a 0,80 euro. Sulla porta d’ingresso un cartello annuncia che il servizio è solamente a pagamento. E l’addetto, che si occupa di mantenere i servizi igienici puliti e in ordine, conferma che senza monetine alla mano non si può entrate. O meglio: «Ho da cambiare» risponde se l’utente ha solo banconote. Ma per gli sprovvisti di soldi, niente da fare.

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