Studenti e centri sociali in corteo
Lancio di uova, tensioni con la polizia

Manifestazione degli studenti e dei centri sociali venerdì mattina 14 novembre a Bergamo.

Oltre trecento studenti sono in corteo per le vie del centro di Bergamo in contemporanea alla manifestazione della Fiom a Milano. I ragazzi con striscioni, fumogeni e musica ad alto volume stanno contestando il governo Renzi e la dote scuola sempre più striminzita. La manifestazione ha fatto anche una deviazione imprevista, con gli studenti che hanno protestato sotto la sede della Cgil in via Garibaldi: qui hanno imbrattato la facciata con le uova e hanno lanciato fumogeni. Davanti al sindacato si sono verificati momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell’ordine, tra insulti e spintoni.

«Sono episodi di intolleranza che lasciano allibiti e costernati: le sedi sindacali, tutte le sedi sindacali, sono un simbolo democratico e del lavoro. Nessuna ragione può giustificare la loro violazione. Quello che è accaduto non ha nulla a che fare con il lavoro, la democrazia» rilevano in una nota congiunta Elena Lattuada, della segreteria generale regionale della Cgil e dal segretario generale della Cgil di Bergamo. «Atti come questi non vanno mai trascurati né sottovalutati perché segnano un clima di intolleranza nel paese che va subito circoscritta e contrastata. Siamo, infatti, di fronte all’ennesimo atto teppistico e violento di gruppi che cercano di imporre il loro punto di vista nella più totale incapacità di confrontarsi in modo civile e democratico. Eguale ferma condanna da parte nostra di tutti i successivi analoghi episodi che hanno costellato la mattinata bergamasca. Vogliamo qui riaffermare con molta nettezza che nessuna strumentalizzazione è consentita a chi cerca di utilizzare il grave disagio sociale che anche la comunità bergamasca sta vivendo, come grimaldello per rompere le basi della civile convivenza».

Tanti gli slogan contro il governo: «Le sue scelte - dicono gli organizzatori della manifestazione collegata a Rifondazione Comunista - sono contro i lavoratori e a favore delle imprese», mentre sulla dote scuola l’Unione degli studenti di Bergamo ha consegnato un volantino con le informazioni utili per chiedere il risarcimento sulla dote scuola non ricevuta dalla famiglie per il 2013/2014.

E la segreteria della Cisl di Bergamo «condanna i fatti accaduti questa mattina, con l’imbrattamento della sede della Cgil e di altri muri e il danneggiamento di automobili nel centro città. Saremo sempre dalla parte di chi manifesta, a prescindere da cosa manifesta, perché la Cisl nutre un profondo rispetto delle opinioni altrui, ma mai dalla parte di chi usa gli strumenti dello sciopero e della protesta per creare solo disordini e confusione, ribaltando sulla maggioranza dei manifestanti colpe e responsabilità che non hanno. Sono episodi di ignoranza e violenza gratuita, che non ci sogniamo nemmeno di classificare nell’azione politica, di cui anche noi siamo stati vittime nel passato e che condanniamo nella maniera più assoluta.Ai colleghi della Cgil di Bergamo la nostra più convinta solidarietà».

I manifestanti si sono poi diretti in via Camozzi dove hanno lanciato palloni da calcio contro la sede di Intesa San Paolo per protestare contro l’istituto di credito che sponsorizza l’Expo. Sono stati momenti di tensione sfociati in tafferugli con la Polizia schierata in antisommossa. Lanci di uova contro la banca e gli agenti, le uova sono state lanciate anche contro la sede di Confindustria.

Anche la Lega «condanna fermamente quanto avvenuto a Bergamo. Altro che legittima manifestazione di protesta. I “bravi ragazzi” dei centri sociali e di Rifondazione Comunista anche questa volta non hanno perso l’occasione per mettere in scena il solito siparietto fatto di violenza e totale mancanza di rispetto verso il patrimonio pubblico e quello privato. Auspichiamo pertanto che il sindaco Giorgio Gori chieda i danni ai responsabili dell’organizzazione di tale manifestazione» commenta il capogruppo Alberto Ribolla.

«Quanto accaduto merita la condanne unanime sia della politica sia delle società civile, che troppo spesso si trova a pagare per i danni arrecati dai soliti teppisti di estrema sinistra, che fanno della violenza la loro unica forma di comunicazione. Questa volta non deve succedere: i responsabili paghino di tasca propria i muri imbrattati dello storico palazzo che ospita la Camera di Commercio e della sede della Cgil, per citarne due. Anche l’occupazione della sede del Pd è un episodio sconcertante. Basta con il buonismo – conclude Ribolla – Chi danneggia il patrimonio pubblico e privato è un delinquente e come tale deve essere trattato. La Lega presenterà in questi giorni un’interrogazione urgente in Comune su quanto accaduto».

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