Svolta nel giallo di Borno, fermato un 43enne che ha confessato il delitto

Omicidio Il corpo della vittima fatto a pezzi e trovato nei sacchi della spazzatura in un dirupo tra Borno e Azzone, è quello della 25enne Carol Maltesi, conosciuta nel mondo del cinema hard con il nome di Charlotte Angie. Fermato un uomo di 43 anni: ha confessato l’omicidio.

Svolta nel giallo di Borno: nella mattinata di martedì 29 marzo verso le 4.30 i Carabinieri del Comando provinciale di Brescia e della Compagnia di Breno hanno fermato un uomo di 43 anni residente nel milanese, con l’accusa di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere. L’uomo, D.F., ha confessato l’assassinio: ha 43 anni, è impiegato di banca nel Milanese, e avrebbe detto di aver scelto il paese dell’alta Valle Camonica perché conosceva la zona per averla frequentata in passato.

L’omicidio è avvenuto nello scorso mese di gennaio. Il provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Brescia, è giunto al termine delle indagini condotte a seguito del ritrovamento, avvenuto il 20 marzo scorso, del corpo di una donna fatto a pezzi e gettato in un dirupo nelle montagne di Borno, in Valcamonica.

La vittima è la 25enne Carol Maltesi, conosciuta nel mondo del cinema hard con il nome di Charlotte Angie. La donna lavorava come cameriera e da due anni nel mondo a luci rosse, era madre di un figlio di 6 anni.

Il corpo della donna sarebbe stato tenuto in un congelatore, fatto a pezzi e poi gettato in un dirupo. Il ritrovamento era avvenuto sul versante montuoso tra Borno e Azzone grazie ad un cittadino del luogo che aveva trovato quattro sacchi neri della spazzatura al cui interno aveva trovato pezzi di cadavere umano ed in particolare, tra i pochi identificabili, una mano di donna. I Carabinieri, hanno subito avviato le indagini, rese molto difficili dalla totale assenza di elementi utili all’identificazione della vittima.

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La svolta nelle indagini

Gli investigatori hanno allora deciso di rendere note le foto di alcuni tatuaggi ancora parzialmente visibili sul corpo della donna. La divulgazione di quei particolari ha consentito a più persone, anche residenti in altre regioni, di riconoscere la donna a cui appartenevano: l’attrice di film hard Charlotte Angie.

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Dopo aver identificato la donna, gli investigatori hanno appurato che la sua auto era transitata domenica 20 marzo scorso, proprio in territorio di Borno, condotta da un uomo che era già stato fermato una volta al volante di quell’auto.

Nella giornata di lunedì il 43enne, amico e vicino di casa della vittima, si è presentato ai Carabinieri per fornire informazioni sulla donna scomparsa, offrendo circostanze che subito sono apparse contraddittorie. Il magistrato ed i Carabinieri, che nel frattempo avevano raccolto elementi che collocavano l’uomo in territorio di Borno la mattina di domenica 20, lo hanno sottoposto ad una serie di contestazioni, anche in sede di interrogatorio che si è svolto nel corso della notte alla presenza del difensore del 43enne.

La confessione

L’uomo dopo qualche ora ha deciso di confessare l’omicidio e l’occultamento del cadavere avvenuto a gennaio: prima lo ha riposto in un congelatore nella casa della vittima e poi, una volta fatto a pezzi, lo ha gettato nel dirupo dove è stato ritrovato. Il racconto fornito dall’uomo ha chiarito molti particolari, ma su di essi, il lavoro della Procura di Brescia e dei Carabinieri continua alla ricerca dei riscontri, nel rispetto della presunzione di non colpevolezza della persona sottoposta alle indagini.

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I due si conoscevano

Il 43enne è un dipendente di banca a Milano. I due erano vicini di casa a Milano e avevano avuto una relazione. L’uomo, che è stato sottoposto a fermo, ha confessato ai Carabinieri di Brescia di aver prima colpito la vittima alla vittima al termine di un litigio e poi di aver deciso di farla a pezzi, nasconderla per un periodo nel freezer di casa a Milano e poi liberarsi del cadavere a Borno.

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